“Siate uomini e donne, ragazzi e ragazze difensori della vita, custodi del creato, testimoni dell’amore donato che genera frutti di bene per la collettività”: così il Papa nell’udienza di questa mattina in Vaticano all’Istituto Italiano della Donazione, in occasione del Giorno del Dono che si celebra il prossimo 4 ottobre.
Il dono più grande che Dio ha fatto a ciascuno di noi – ha detto Francesco – è la vita; e la vita fa parte di un altro dono divino originario che è il creato.
“Tutti dovremmo sentire la grande responsabilità di custodire adeguatamente il creato e averne cura, proteggendolo dalle diverse forme di degrado. Abbiamo il compito di conservare e consegnare integro alle future generazioni il pianeta, che abbiamo ricevuto come dono gratuito dalla bontà di Dio”.
“Il dono della vita e il dono del creato – ha proseguito Francesco – provengono dall’amore di Dio per l’umanità; anzi, attraverso questi doni Dio ci offre questo suo amore. E nella misura in cui ci apriamo e lo accogliamo, possiamo diventare a nostra volta dono d’amore per i fratelli”. Quindi il Papa ha ricordato le parole di Gesù nell’Ultima Cena, quando lasciò ai suoi discepoli il “comandamento nuovo” dell’amore. “Comandamento nuovo” perché non si tratta di un amore qualsiasi, ma dell’amore stesso di Gesù, che ha dato la sua vita per noi. Un amore che si traduce nel servizio agli altri.
Un amore che sa abbassarsi, che rifiuta ogni forma di violenza, rispetta la libertà, promuove la dignità, respinge ogni discriminazione. Un amore disarmato, che si rivela più forte dell’odio.
Il “dono”, che si celebra in Italia il 4 ottobre – ha proseguito Francesco – non è un concetto astratto, ma un’azione che hanno le proprie radici nel messaggio del Vangelo. “Si tratta di un’esperienza educativa che costruisce la civiltà dell’amore!” Per queste ragioni il Giorno del Dono è un’opportunità stimolante prima di tutto per i giovani: perché possano scoprire che il dono è una parte di noi stessi che viene gratuitamente regalata all’altro, non per perderla, ma per aumentarne il valore.
Donare fa sentire più felici noi stessi e gli altri; donando si creano legami e relazioni che fortificano la speranza in un mondo migliore”.
Fonte it.radiovaticana.va/di Roberto Piermarini
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