“L’amore pazzo di Dio per il suo popolo” e la nostra infedeltà. Ruota attorno a questi due poli il cuore dell’omelia del Papa nella Messa mattutina a Casa Santa Marta. Un dramma che fa piangere Gesù davanti a Gerusalemme che non ha riconosciuto il tempo in cui è stata visitata da Dio. Il servizio di Debora Donnini per Radio Vaticana:
Gesù piange su Gerusalemme. Parte da questa immagine l’omelia del Papa che ne spiega il motivo. Gesù piange perché ricorda la storia del “suo popolo”: da una parte questo “amore senza misure” e dall’altra “la risposta del popolo egoista, sfiduciata, adultera, idolatrica”: “amore pazzo di Dio per il suo popolo”, dice Francesco, “sembrerebbe una bestemmia ma non lo è”. Gesù infatti fa memoria dei passi dei profeti, come Osea e Geremia, quando esprimono l’amore di Dio per Israele. Sempre nel Vangelo del giorno Gesù lamenta anche: “perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata”:
Il Papa sottolinea che l’altro ieri la Liturgia faceva riflettere su tre momenti della visita di Dio: per correggere, per entrare in colloquio con noi, e “per invitarsi alla nostra casa”. Quando Dio vuole correggere, invita a cambiare vita. Quando vuol parlare con noi dice: “Io busso alla porta e chiamo. Aprimi!”. E a Zaccheo, per farsi invitare a casa, dice di scendere. Francesco chiede dunque di domandarsi come è il nostro cuore, di “fare un esame di coscienza, di chiedersi se “so ascoltare le parole di Gesù” quando bussa “alla mia porta” e dice :”Correggiti!”. Ognuno corre infatti un rischio:
Per il Papa è dunque centrale riconoscere quando veniamo “visitati” da Gesù per aprirci all’amore:
“Gesù pianse non solo per Gerusalemme, ma per tutti noi. E dà la sua vita, perché noi riconosciamo la sua visita. Sant’Agostino diceva una parola, una frase molto forte: ‘Ho paura di Dio, di Gesù, quando passa!’. Ma perché hai paura? ‘Ho paura di non riconoscerlo!’. Se tu non stai attento al tuo cuore, mai saprai se Gesù ti sta visitando o no. Che il Signore ci dia a tutti noi la grazia di riconoscere il tempo in cui siamo stati visitati, siamo visitati e saremo visitati per aprire la porta a Gesù e così far sì che il nostro cuore sia più allargato nell’amore e serva nell’amore il Signore Gesù”.
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+++ Il video servizio a cura del CENTRO TELEVISIVO VATICANO +++
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Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va)
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