Udienza generale dedicata da Papa Francesco a Gesù Bambino, allo Spirito del Presepe in questo Natale che trascorre giorno dopo giorno all’interno dell’Anno Santo della Misericordia. “Lui è il Figlio di Dio che viene a salvarci – ha ricordato Papa Francesco – E’ venuto tra di noi per mostrarci il volto del Padre ricco di amore e di misericordia. Stringiamo, dunque, tra le nostre braccia il Bambino Gesù, mettiamoci al suo servizio: Lui è fonte di amore e di serenità”
Le parole di Papa Francesco durante l’Udienza generale di questo mercoledì 30 dicembre.
#PapaFrancesco davanti a Gesù siamo chiamati ad abbandonare la nostra pretesa di autonomia PER ACCOGLIERE LIBERTA’ pic.twitter.com/8JY0W0nIZ5
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#PapaFrancesco all’udienza: porre al centro della nostra vita Gesù pic.twitter.com/ZNpPjviQ4l
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Scopriamo, anzitutto, che i bambini vogliono la nostra attenzione. Loro devono stare al centro perché (…) hanno bisogno di sentirsi protetti. E’ necessario anche per noi porre al centro della nostra vita Gesù e sapere, anche se può sembrare paradossale, che abbiamo la responsabilità di proteggerlo. Vuole stare tra le nostre braccia, desidera essere accudito e poter fissare il suo sguardo nel nostro. Inoltre, far sorridere Gesù Bambino per dimostrargli il nostro amore e la nostra gioia perché Lui è in mezzo a noi.
“Il presepe mantiene vivo nei nostri cuori il Mistero di Dio che si fa uomo” #PapaFrancesco Dio è umile pic.twitter.com/C1B9TizzVP
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Il suo sorriso è segno dell’amore che ci dà certezza di essere amati. I bambini, infine, amano giocare. Far giocare un bambino, però, significa abbandonare la nostra logica per entrare nella sua. Se vogliamo che si diverta è necessario capire cosa piace a lui. (…)E’ un insegnamento per noi. Davanti a Gesù siamo chiamati ad abbandonare la nostra pretesa di autonomia,(…) per accogliere invece la vera forma di libertà, che consiste nel conoscere chi abbiamo dinanzi e servirlo. Lui è il Figlio di Dio che viene a salvarci. E’ venuto tra di noi per mostrarci il volto del Padre ricco di amore e di misericordia. Stringiamo, dunque, tra le nostre braccia il Bambino Gesù, mettiamoci al suo servizio: Lui è fonte di amore e di serenità.
I saluti del Santo Padre ai fedeli e pellegrini di lingua italiana Porgo un cordiale augurio natalizio ai pellegrini di lingua italiana. Sono lieto di accogliere i fedeli delle Diocesi di Vittorio Veneto e Monreale, accompagnati dai loro Pastori Mons. Pizziolo e Mons. Pennisi. Saluto le Suore dell’Istituto Madri Pie, esortandole a vivere con rinnovato entusiasmo il carisma di fondazione. Saluto i ragazzi del Movimento dei Focolari; i cresimandi della Valle Brembana e i componenti del Golden Circus di Liana Orfei, incoraggiandoli ad essere messaggeri di solidarietà fra le nazioni e testimoni di gioia e di speranza. A tutti auguro di diffondere nella quotidianità la luce di Cristo, che ha brillato sull’umanità nella Notte di Natale. Rivolgo un pensiero speciale ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. L’icona del presepio che contempliamo in questi giorni aiuti voi, cari giovani, a imitare la Santa Famiglia, modello dell’amore vero. Sostenga voi, cari ammalati, ad offrire le vostre sofferenze in unione a quelle di Gesù per la salvezza del mondo. Incoraggi voi, cari sposi novelli, a edificare la vostra casa sulla roccia della Parola di Dio, rendendola, sull’esempio di quella di Nazaret, un luogo accogliente, pieno di amore, di comprensione e di perdono.
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