Il Papa telefona ad un imprenditore di Carpi ed al sindaco di Siracusa
LE TELEFONATE DEL CUORE – Una telefonata improvvisa, che magari non allunga la vita ma sicuramente la allieta. Il sindaco di Siracusa Francesco Italia ieri pomeriggio intorno alle 17 ha ricevuto la chiamata di Papa Francesco.
“Lei è il sindaco di Siracusa? Sono Papa Francesco e non è uno scherzo”.
Lo scorso ottobre il primo cittadino è stato in Vaticano e aveva definito l’incontro con il Papa durante l’udienza generale “un’emozione indescrivibile”.
Papa Francesco aveva ricevuto una lettera da un cittadino che gli raccontava come Siracusa stesse vivendo l’emergenza e come si stesse impegnando il sindaco di Siracusa (come tutti gli altri primi cittadini del Paese), che aveva ricevuto da poco minacce da parte di alcuni esasperati via social.
Già in occasione dell’udienza generale dello scorso ottobre il Papa aveva detto che Siracusa era la città della Madonna che piange e di Santa Lucia che protegge gli occhi, “anche i miei”, disse…
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L’IMPRENDITORE DI CARPI – Giovanni Arletti, imprenditore di Carpi, ogni giorno alle 7 segue in tv con la moglie la Messa del Papa. Per ringraziarlo gli ha scritto una lettera. E Francesco l’ha chiamato.
«È il signor Giovanni Arletti? Sono papa Francesco».
Inizia così la telefonata che lo scorso venerdì Giovanni Arletti, presidente della Chimar Spa di Carpi (Modena), azienda che opera nel settore della logistica, ha ricevuto sul suo cellulare.
Il suo racconto: «È stata una grandissima emozione. Erano le 17. Ho ricevuto una telefonata cui non sono riuscito a rispondere. Poi mi sono accorto che c’era un messaggio in segreteria: ‘Sono papa Francesco, volevo ringraziarla per quello che lei fa per gli altri. La benedico. Preghi per me, io pregherò per voi’. Sono corso a casa a condividere la notizia con mia moglie Francesca: ne stavamo parlando quando è suonato di nuovo il cellulare.
Era ancora il Pontefice: è stata una conversazione straordinaria. Un grande uomo, coraggioso e al tempo stesso semplice, che ha a cuore e si interessa delle persone e anche degli imprenditori che, facendo bene il loro lavoro, possono davvero aiutare anche le altre persone nella risoluzione dei problemi».
«Mia moglie e io – prosegue – abbiamo scambiato con il Papa qualche riflessione, ma soprattutto l’abbiamo ringraziato perché in questo momento di grande paura ci dà la forza per proseguire, andare avanti. Ogni mattina alle 7 seguiamo la celebrazione della Messa in tv da Santa Marta: è il nostro modo di iniziare la giornata con maggiore forza e speranza».
Circa dieci giorni l’imprenditore aveva inviato una lettera a Papa Francesco, «per ringraziarlo della sicurezza che ogni giorno ci dà per affrontare questo momento di grande difficoltà. Io e mia moglie abbiamo sentito dentro tanta serenità e pace e il desiderio di comunicarlo alla nostra famiglia e poi agli amici più cari, perché nella sua telefonata abbiamo percepito un segno di speranza rivolto a tutta la nostra comunità».
Copertina da Tv2000