R. – Eravamo per strada, con i miei collaboratori, e gentilmente il Papa si è informato della situazione. Lui era stato già informato – glielo avevo già detto ieri sera, prima di partire da Roma, dal Sinodo – e stamattina ha richiamato paternamente. Si è informato, ha assicurato la sua vicinanza, la sicurezza della preghiera e della sua benedizione. E’ stato molto caro.
D. – Quale situazione sta trovando lì a Genova?
R. – E’ una situazione drammatica. Si ripete quello che è già avvenuto nel 2011, ma in modo peggiore. In alcune zone, infatti, la situazione è molto più grave. C’è gente che ha perso tutto: gli esercizi commerciali, i piccoli artigianati. Hanno perso il lavoro, quindi, con la differenza, rispetto al 2011, che in parecchi hanno detto che non ce la faranno più e non hanno più, forse, nemmeno le forze di ricominciare, di risollevarsi. Ci vogliono degli aiuti, ho detto e ho ripetuto. Ci vogliono, da parte dello Stato e delle autorità, degli aiuti economici consistenti, adeguati alle diverse situazioni, e tempestivi, subito! Non si può aspettare, infatti, la burocrazia, la documentazione, che non finisce più e così via, che blocca tutto quanto. Nel 2011 nessuno ha ricevuto nulla! Hanno fatto dei mutui con le banche per poter ricominciare e ripristinare le attività lavorative. Devono ancora estinguere quei mutui e sono ritornati da capo! Questa è la situazione. Inaccettabile!
D. – Quali sono le sue speranze a questo punto?
R. – Le speranze sono che intanto la gente non si scoraggi, che non getti la spugna, non si arrenda. Ed io sono convinto e ho fiducia che non si arrenderà, perché i genovesi sono tenaci e, secondo, perché c’è una bellissima testimonianza di solidarietà, di volontariato, specialmente da parte dei giovani delle nostre parrocchie e delle altre associazioni. Ho quindi questa fiducia, anzi vorrei dire quasi certezza che non si arrenderanno. Ci vogliono, però, questi aiuti, assolutamente! Che lo Stato e le amministrazioni si rendano veramente conto della situazione tragica e che stanzino immediatamente dei fondi, che arrivino alle singole famiglie, ai singoli esercenti, che hanno perso tutto.
L’intervista in formato audio a questo link diretto sulla Radio Vaticana
http://it.radiovaticana.va/news/2014/10/11/genova_papa_telefona_a_bagnasco/1108375
VIDEO DAL SECOLO XIX (Il Cardinale Bagnasco visita tutti i negozi della città)
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