Papa Francesco ha ricevuto stamani in udienza i vescovi di Senegal, Mauritania, Capo Verde e Guinea Bissau, in visita “ad Limina”. Il Pontefice ha sottolineato che in questi Paesi africani spesso i cristiani sono minoranza e tuttavia offrono una testimonianza evangelica coraggiosa e generosa. Quindi, ha esortato i presuli a lavorare per un dialogo costruttivo con i musulmani. Il servizio di Alessandro Gisotti per La Radio Vaticana:
Radicare la fede cristiana, dialogare con i musulmani. Sono i due temi chiave del discorso consegnato da Francesco ai vescovi di Senegal, Mauritania, Capo Verde e Guinea Bissau. Il Papa li incoraggia innanzitutto a radicare profondamente la fede nel popolo, soprattutto per contrastare le minacce di proposte religiose “più facili e attraenti sul piano morale”. Né manca di denunciare i rischi che anche le società africane devono affrontare a causa del fenomeno della secolarizzazione. Di qui, l’importanza di una “solida formazione dottrinale e spirituale” dei laici, affinché sia evitata una marginalizzazione della fede nella vita pubblica. Altrettanto importante, afferma, è la formazione dei sacerdoti che sempre devono contare sulla vicinanza dei pastori.
Papa Francesco rivolge così il pensiero alla pastorale familiare, anche alla luce di quanto emerso dal Sinodo dei Vescovi. Il Papa ribadisce che la famiglia è “la cellula fondamentale della società e della Chiesa”. Inoltre, prosegue, è il luogo dove “si insegnano le basi della fede, i principi elementari della vita comune” e dove spesso “nascono le vocazioni sacerdotali e religiose di cui la Chiesa ha tanto bisogno”. Una parte importante del discorso è dunque dedicata al rapporto con le altre religioni e in particolare con l’islam, spesso maggioritario in regioni dell’Africa.
Il Papa chiede in particolare ai sacerdoti di sviluppare un “dialogo costruttivo con i musulmani”, dialogo “sempre più necessario per vivere con loro una coabitazione pacifica”. Al tempo stesso, avverte, la Chiesa deve testimoniare l’amore di Dio a tutti, senza fare “distinzioni religiose nella sua azione sociale”.
Francesco elogia, dunque, il ruolo per il dialogo e la pace che svolge la Chiesa in Africa e il suo contributo riconosciuto per la promozione umana, la sanità e l’educazione. “Alcune vostre Chiese – conclude – sono piccole, fragili, ma sono coraggiose e generose nell’annuncio della fede”.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana