.Papa Francesco arrivA nella parrocchia romana di San Giulio alle 15.45. Verrà accolto dal cardinale vicario, Angelo De Donatis, dal vescovo del settore Ovest, mons. Paolo Selvadagi, dal parroco, padre Dario Frattini, e dal superiore generale dei Canonici Regolari, cui è affidata la parrocchia.
Il programma sarà molto denso: prima l’abbraccio con gli ammalati poi gli incontri con il gruppo del presepe vivente, con gli sposi novelli, con i giovani, con i catechisti ed i familiari dei bambini, con i volontari della Caritas e con i poveri, tra i quali quattro senza fissa dimora assistiti durante l’emergenza freddo
.In conclusione, il Santo Padre dedicherà un po’ di tempo alle confessioni e successivamente celebrerà la Santa Messa in un’aula liturgica completamente rinnovata dopo il restauro della chiesa durato più di tre anni.
Il Pontefice, per l’occasione, presiederà anche la dedicazione del nuovo altare.
“Finalmente dopo tre anni e mezzo trascorsi in una tensostruttura poco accogliente ritorniamo nella nostra chiesa e inauguriamo questo momento storico con la visita del nostro amato Papa Francesco” dice con emozione il parroco, padre Dario Frattini.
“La prova di questi anni però ci è servita. Ha unito ancor di più la comunità, ha creato legami più forti. Sì, ci ha fortificato”. La rinascita della parrocchia del quartiere Monteverde, a nord della capitale, è stata possibile grazie alla collaborazione di tutti, parrocchiani ed istituzioni. “E’ vero – spiega padre Frattini – ci hanno dato una mano in tanti: dal Vicariato all’amministrazione di Roma Capitale senza tralasciare i romani che hanno donato ognuno qualcosa per permettere la conclusione dei lavor
i”.Papa Francesco troverà non solo una parrocchia rinnovata nelle strutture ma anche nella fede. Il parroco ci tiene a sottolinearlo: “Il Papa si accorgerà di una comunità che sta facendo lo sforzo di camminare insieme a tutta la diocesi di Roma. Siamo impegnati, insieme a loro, nella ricerca delle malattie spirituali che bloccano la crescita del cristiano; ma anche nel far memoria, nel rendere grazie al Signore di tutto il bene che ci dona”.
Poi, padre Frattini si commuove pensando al momento nel quale presenterà al Papa alcuni poveri assistiti dalla Caritas della sua parrocchia. Li considera come figli suoi e di tutta la comunità. “Qui – afferma – c’è posto per tutti. La terra non è mia, non è tua, non è di nessuno. In tutta semplicità, abbiamo ospitato diverse persone per l’emergenza freddo. Lo abbiamo fatto con cuore aperto”.
Poi il parroco annuncia un dono particolare per il Santo Padre: “Sarà un piccolo regalo. Diremo: Papa Francesco, quello che abbiamo raccolto nella Quaresima con il progetto di carità ‘Così in Cielo così in strada’ lo doniamo a lei, lo dia a chi ha bisogno”.
Sicuramente sarà uno dei momenti più belli della visita.
Fonte vaticannews.va/Federico Piana – Città del Vaticano
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