Dio resta con noi
“In Gesù, nato da Maria”, osserva il Francesco, “l’Eterno entra nella precarietà del nostro tempo, diviene per sempre, e in modo irreversibile, Dio con noi e cammina al nostro fianco come fratello e compagno. Viene per restare e nulla di ciò che è nostro gli è estraneo perché è uno di noi, vicino, amico, consustanziale con noi in tutto, tranne che nel peccato”. È grande l’attualità della Vergine di Guadalupe
Le minacce del paganesimo e dell’ateismo
Santa Maria di Guadalupe, prosegue Francesco, “è la nostra Madre meticcia”, “venuta ad accompagnare il popolo americano nel duro cammino della povertà, dello sfruttamento, del colonialismo socio-economico e culturale”. “È in mezzo alle carovane di chi in cerca della libertà si dirige verso nord, è in mezzo al popolo americano la cui identità è minacciata da un paganesimo selvaggio e sfruttatore, ferito dalla predicazione attiva di un ateismo pratico e pragmatico”.
Quest’anno celebriamo Guadalupe in un momento difficile per l’umanità. È un periodo amaro, pieno di fragori di guerra, crescenti ingiustizie, carestie, povertà e sofferenza. E sebbene questo orizzonte appaia cupo, sconcertante, con presagi di ancor più grande distruzione e desolazione, l’amore e la condiscendenza divini ci dicono che anche questo è un tempo propizio di salvezza, nel quale il Signore, attraverso la Vergine Maria, continua a donarci suo Figlio, che ci chiama alla fratellanza, a mettere da parte l’egoismo, l’indifferenza e l’antagonismo, invitandoci a farci carico “in fretta” gli uni degli altri, ad andare incontro ai fratelli e alle sorelle dimenticati e scartati dalle nostre società consumistiche e apatiche.