Abbiamo bisogno “dell’energia, della passione e dell’impegno dei giovani” perché si “trasformi in amore che serve per trasformare l’umanità”. E’ quanto afferma il cardinale Luis Antonio Tagle, presidente di Caritas Internationalis in un video rivolto ai giovani che si apprestano a recarsi a Cracovia per la Gmg, che giovedì 28 luglio accoglierà Papa Francesco.
Il cardinale Tagle incontrerà i giovani di tutto il mondo il 27 luglio assieme a rappresentanti della Caritas di sette regioni diverse, tra cui Libano e Iraq. Su questa presenza di Caritas alla Gmg, Alessandro Gisotti ha intervistato il direttore di Caritas Polonia, padre Marian Subocz:
R. – La Gmg a Cracovia con Papa Francesco è la festa della Misericordia. Siamo proprio nell’Anno della misericordia e per questo per me è molto importante che la Caritas sia presente. Questi giovani che vengono nelle diverse diocesi della Polonia hanno la possibilità di vedere come lavorano le Caritas diocesane, come lavorano quelle parrocchiali e avranno la possibilità di vedere le opere che facciamo. Un’altra cosa importante secondo me è la presenza del presidente della Caritas Internationalis, il cardinale Tagle, che incontrerà i giovani dei diversi Paesi. Noi daremo la testimonianza dei diversi volontari provenienti dai Paesi, dai diversi continenti. Se viene la gioventù c’è sempre la gioia, c’è sempre la misericordia.
D. – Quali frutti pensa che Caritas potrà far nascere tra i giovani che saranno a Cracovia? Ovviamente tra i giovani polacchi ma non solo, tra quelli che poi torneranno a casa …
R. – Prima di tutto tra i frutti troviamo la testimonianza dei giovani che forse sarà anche di ispirazione per gli altri che non sono ancora impegnati nel lavoro caritativo; darà forza alla comunità, la solidarietà con le persone bisognose. Possono anche partecipare ad offerte che porteremo poi al Santo Padre, come ad esempio la clinica mobile per i rifugiati che andrà in Libano o in Siria. I frutti saranno prima di tutto di carattere spirituale: crescerà la fede, la disponibilità verso gli altri. Ciò che mi sembra molto importante è che sarà anche una forza che spingerà i giovani in avanti. Loro impareranno dagli altri tante, tante belle cose. Anche l’amore porterà sicuramente dei frutti visibili nei loro Paesi.
D. – La Polonia è vicina all’Ucraina un Paese che soffre per la violenza, per la guerra. Ci sono iniziative anche durante la Gmg per i popoli, per i giovani che soffrono?
R. – Prima di tutto, noi come Caritas polacca siamo presenti dall’inizio della guerra in Ucraina. Appoggiamo le Caritas ucraine perché c’è ne sono due: quella dei cattolici di rito latino e quella dei greco-cattolici. Abbiamo fatto un progetto dalla famiglia polacca per la famiglia ucraina. Forniamo quasi novemila pacchetti per gli ucraini nei diversi luoghi, nelle diverse città. Poi anche la Caritas partecipa alla raccolta fondi per aiutare coloro che non sono in grado di pagare il biglietto per partecipare a questa grande festa con Papa Francesco. Ci sono tanti progetti: aiutiamo i giovani, i bambini, le persone anziane … Per realizzare tutti questi progetti per gli ucraini, la Caritas polacca ha messo a disposizione quasi un milione di euro. Questo incontro mi sembra possa dare forza agli ucraini che stanno attraversando un periodo di sofferenza. La loro fede sarà rafforzata dalla fede dall’esempio, dall’aiuto e dall’appoggio degli altri.
Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va)