Questa è una storia vera. Leggila tutta di un fiato. Dura un istante, ma ti segna per l’eternità: “Io mi chiamo Kris, ho tre anni, i miei occhi sono gonfi: non posso vedere. Devo essere stupido, cattivo, cos’altro può essere perchè mio papà sia così arrabbiato! Voglio essere più buono, voglio essere anche più bello allora forse mia mamma, mi abbraccerà per una volta. Non posso fare uno sbaglio non posso parlare per niente perchè se lo faccio mi chiudono per tutto il giorno. Quando la mamma tornerà cercherò di essere buono! Forse me la svignerò e verrò colpito solo una volta questa notte. Ho appena sentito il rumore di una macchina, babbo sta tornando dal bar di Charli. Sento come bestemmia; sento anche il mio nome. Mi attacco al muro, cerco di nascondermi dai suoi occhi maligni… Ho tanta paura adesso, ho cominciato a piangere! Mi trova che sto piangendo. Dice parole brutte. Dice che è colpa mia se ha dei problemi col lavoro. Ora mi colpisce e mi dà calci… Alla fine riesco a scappare e corro verso la porta. L’ha già chiusa a chiave, piango e grido dalla paura… babbo mi prende, mi tira verso il muro durissimo, cado a terra, con le ossa quasi rotte… continua a dirmi parole ancora più brutte.. “MI DISPIACE”. Grido io, ma ormai è troppo tardi… Il suo viso è curvato, non riesco a descrivere la forma.. La sofferenza ed il dolore, ancora e ancora.. Oh mio Dio, abbi pietà, fallo smettere… Alla fine smette e và verso la porta, finchè io sto senza muovermi, sdraiato a terra… Il mio nome è Kris, ho tre anni, e questa sera il mio babbo mi ha ucciso: anche tu puoi aiutarmi… non permettere che nessuno mai più alzi le mani contro gi innocenti.. Perché chi uccide un bambino, uccide l’umanità intera!”.
Se anche voi siete contro la violenza dei bambini, condividete questo post con il titolo “Papà … mi fai male”, per far riflettere tutti sulla necessità di essere delle persone oneste e non pericolose che fanno solo del male agli indifesi, soprattutto se sono bambini (a cura di DonSa per gentile concessione di Fabio Mig).