E’ cominciata alle 9 allo Stade de France, dove 3 kamikaze si fecero esplodere dando il via alle stragi jihadiste di un anno fa, la commemorazione solenne delle vittime del 13 novembre. Davanti alla porta D, dove morì Manuel Dias, autista di un pullman che aveva accompagnato un gruppo di tifosi alla partita amichevole Francia-Germania, il presidente Francois Hollande, al fianco del primo ministro Manuel Valls, ha scoperto una lapide.
Il figlio della vittima, Michael, ha letto un testo in memoria del padre, che aveva 63 anni, ricordando il suo arrivo dal Portogallo, a 18 anni: “Mio padre era la prova vivente che l’integrazione è possibile e necessaria”. Subito dopo, le note di una canzone scelta dalla famiglia Dias. Le celebrazioni continuano per tutta la giornata, lapidi saranno scoperte davanti al Bataclan e ai bistrot dove furono uccise in tutto 130 persone nei diversi attentat.
Successivamente, Francois Hollande si è spostato nel XI e nel X arrondissement dove ha scoperto – al fianco della sindaca Anne Hidalgo – lapidi davanti ai bistrot delle stragi di un anno fa. Prima davanti alla Bonne Biere, uno dei bistrot colpiti, poi nella zona del Petit Cambodge, Hollande la Hidalgo hanno sostato durante la lettura dei nomi delle vittime. Poi, un minuto di silenzio, osservato da tutti, con il traffico bloccato nella mattinata grigia e piovosa di Parigi.
Le commemorazioni si concludono davanti al Bataclan, dove 90 spettatori di un concerto rimasero uccisi in 20 minuti di sparatoria. Il presidente Francois Hollande, il primo ministro Manuel Valls, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo e diverse personalità e ministri del governo sono presenti. Fra questi, l’ambasciatore degli Stati Uniti, signora Jane Hartley.
Non è stato previsto alcun discorso, su espressa richiesta dei parenti delle vittime, che hanno chiesto che fosse soltanto letto l’elenco dei caduti, fra i quali l’italiana Valeria Solesin. Hollande e Hidalgo hanno scoperto una lapide davanti al teatro, riaperto ieri sera con un concerto di Sting, poi è stato osservato un minuto di silenzio.
Redazione Papaboys (Fonte www.ansa.it)