Appuntamento sabato a Roma, in piazza Santi Apostoli alle 15, per tutti i musulmani d’Italia. L’obiettivo e’ quello di condannare “con forza”, tutti insieme,”la recente strage di Parigi, esprimendo il piu’ profondo sentimento di vicinanza al popolo francese. Sostegno all’iniziativa da parte di Chaouki e Manconi.
Appuntamento sabato a Roma, in piazza Santi Apostoli alle 15, per tutti i musulmani d’Italia. L’obiettivo è quello di condannare “con forza”, tutti insieme,”la recente strage di Parigi, esprimendo il più profondo sentimento di vicinanza al popolo francese e a tutti i familiari delle vittime così barbaramente uccise”. A renderlo noto è la comunità islamica, la quale ha diffuso la chiamata alla piazza sotto lo slogan “Not in my name” (‘Non nel mio nome’), che da giorni circola sui social network per segnalare la completa dissociazione dei musulmani dagli attacchi terroristici.
“Intendiamo lanciare un appello che sappia indicare una solida svolta nei rapporti con la società civile e lo Stato italiano di cui siamo e ci riteniamo parte integrante- scrivono in un comunicato-. Invitiamo quindi tutte le musulmane e i musulmani ad una mobilitazione che, isolando ogni pur minima forma di radicalismo, protegga in particolare le giovani generazioni dalle conseguenze di una predicazione di odio e violenza in nome della religione”.
Gli attentati vengono definiti un “cancro” che “offende e tradisce il messaggio autentico dell’Islam”, che è invece “una fede che viviamo e interpretiamo quale via di dialogo e convivenza pacifica, insieme a tutti i nostri concittadini senza alcuna distinzione di credo; questa pericolosa deriva violenta rappresenta oggi il pericolo più feroce per il comune futuro nella nostra societa’”. All’evento sono invitati non solo i musulmani, ma “tutte le associazioni religiose e laiche” e “tutti i cittadini italiani”.
Pieno sostegno alla manifestazione nazionale promossa dalle comunità islamiche italiane è arrivato anche da Khalid Choauki, deputato del Pd e da Luigi Manconi, presidente della Commissione diritti umani al Senato. “Sarà importante che tutti i cittadini italiani insieme alle associazioni religiose e laiche siano in piazza insieme ai musulmani italiani per ribadire la nostra piena solidarietà alle vittime del terrorismo di Daesh e per affermare i valori condivisi della nostra società – affermano -Le musulmane e i musulmani d’Italia in questo difficile momento storico sono dunque nostri preziosi alleati in questa sfida al terrore, una sfida che vinceremo tutti uniti e animati dai comuni valori del rispetto della sacralità della vita e dalla netta condanna di qualsiasi forma di radicalismo”.
Redazione Papaboys (Fonte www.redattoresociale.it/DIRE)
in realtà è stata una minoranza di musulmani a scendere in piazza rispetto al grande numero di islamici presenti nel nostro paese…. e poi che si siano rifiutati di cantare l’inno italiano e comunque resta il fatto che la stragrande maggioranza degli islamici condivida questo clima di terrore made isis