Gesù è un dono d’amore per l’umanità. Tutto se stesso e quanto in qualche modo “possiede”, quanto è suo, deve essere dato in dono. Ha già dato le sue vesti. Gli rimane la Madre. Di essa ne fa un dono a Giovanni. Anche di Giovanni ne fa un dono alla Madre. Ora Gesù è veramente povero, il più povero. Tutto ha dato all’uomo. Nulla gli resta da donare mentre è ancora in vita. Veramente Lui si è annientato.
Gesù possiede un dono divino, lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo ancora non è stato donato, perché solo con la sua morte avrebbe potuto donarlo. Il soldato lo trafigge al petto e dalla ferita sgorga l’acqua e il sangue, lo Spirito Santo e la grazia che deve inondare la terra. Questo sangue e quest’acqua dovranno sempre sgorgare dal corpo di Cristo, che è anche il corpo della Chiesa. È il mistero della salvezza che si compie.
Dalla croce Gesù si rivela come il vero Agnello della Pasqua. È l’Agnello che toglie i peccati del mondo, ma è anche l’Agnello la cui carne viene data in cibo ai pellegrini della nuova speranza. Gesù è l’Agnello Pastore. È l’Agnello che si dona in cibo alle sue pecore. È il Pastore che guida le sue pecore verso i pascoli eterni del Cielo. È il Pastore che disseta con il suo sangue e sfama con la sua carne.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la verità di Gesù. a cura del Movimento Apostolico
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