MESSICO – Guanajuato – “La fraternità e la preghiera sono gli antidoti contro i mali sociali che distruggono vite, famiglie e imprese” ha detto Sua Ecc. Mons. Christophe Pierre, Nunzio apostolico in Messico, davanti a circa 32 mila persone, quasi tutti giovani, riunite per il XXXI Pellegrinaggio Nazionale Giovanile al Monte Cristo Rey, a Guanajuato, sabato 25 gennaio.
“Dà, Signore, la pace al tuo popolo” ha invocato Mons. Pierre, che ha presieduto la Messa concelebrata da 3 Vescovi (di León, Querétaro e Nezahualcoyotl), e da 25 sacerdoti provenuti da diverse parti del paese. Al Cerro del Cubilete, il Nunzio ha esortato i pellegrini a non essere indifferenti di fronte alla realtà sociale e ad affrontare i problemi come la criminalità organizzata, il riciclaggio di denaro, la prostituzione, il traffico di esseri umani e la violenza, con i valori cristiani.
Durante la Messa sono stati ricordati i giovani Giovanni Bosco e Cesar Fernando, uccisi nel 1975 durante un pellegrinaggio al Cerro del Cubilete, ed il Cardinale Juan Jesus Posadas Ocampo, ucciso a Guadalajara, Jalisco, nel 1993. E’ stata inoltre espressa solidarietà al Vescovo di Apatzingán, nel Michoacan, Sua Ecc. Mons. Miguel Patiño Velázquez, che ha pubblicamente denunciato la violenza che subisce la popolazione di quello stato a causa delle organizzazioni criminali
Nella nota inviata all’Agenzia Fides, Victor Gutierrez, coordinatore del movimento “Testimonio y Esperanza”, ricorda che il 31.mo Pellegrinaggio Nazionale Giovanile quest’anno ha avuto per tema la preghiera per la pace nel paese, come indica lo slogan scelto: “Per la pace, lasciamo la nostra impronta ?”. Il pellegrinaggio coinvolge giovani provenienti da diversi stati del paese, che percorrono a piedi più di 14 chilometri, fino il luogo dove c’è la statua del Cristo Re.