Categorie: Sancta Sedes

Per la Giornata della pace Francesco convoca per questo giovedì il Corpo Diplomatico della Santa Sede

CITTA’ DEL VATICANO – Papa Francesco continua a spendersi con tutti i mezzi per scongiurare un intervento armato americano in Siria. La Giornata di digiuno e preghiera per la pace lanciati per questo sabato 7 settembre ha riscosso l’adesione incondizionata di tutte le Diocesi del mondo e le iniziative in contemporanea a Roma “fioccano” di ora in ora. Ma c’è anche un’operazione diplomatica da tentare, ed il Santo Padre non lascia la strada senza percorrerla fino in fondo. La Segreteria di Stato ha invitato per questo giovedì mattina gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede ad un briefing per informare il Corpo diplomatico sui significati dell’iniziativa. Lo ha annunciato ieri  il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi. La Segreteria di Stato ha informato anche le Conferenze episcopali, compresi i dicasteri competenti con le altre Chiese cristiane e le altre religioni. Circa il programma della Veglia, è prevista in particolare la recita del Rosario, l’adorazione eucaristica e una meditazione di Papa Francesco.

E di pace si è parlato anche ieri mattina (martedì ndr) nell’incontro che il Pontefice ha avuto in Vaticano con una delegazione del “World Jewish Congress”, guidata da Ronald S. Lauder. “Un cristiano non può essere antisemita” – ha detto per iniziare Papa Francesco.  Nell’incontro, riferisce un comunicato dell’organizzazione ebraica, ci si è soffermati sulla grave situazione in Siria, ribadendo il comune impegno per la pace. E’ stata inoltre rinnovata la condanna degli attacchi contro le minoranze religiose, come sta accadendo ai cristiani copti in Egitto. Il presidente Lauder, aggiunge la nota, sottolinea che l’impegno per il dialogo di Papa Francesco non ha solo rinvigorito la Chiesa Cattolica ma ha anche dato un nuovo impulso alle relazioni tra ebrei e cristiani. Occasione dell’incontro di ieri è stato l’arrivo dell’anno 5774 per gli ebrei di tutto il mondo. Il Papa ha salutato Ronald S. Lauder con l’augurio ebraico “Shana Tova”, chiedendogli di estenderlo agli ebrei di tutto il mondo. Il “World Jewish Congress” è un’organizzazione internazionale che rappresenta le comunità ebraiche in 100 Paesi. Fondato nel 1936, l’organismo è particolarmente impegnato nel dialogo interreligioso, specie con la Chiesa Cattolica.

Ornella Felici / REdazione Papaboys

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