La Santa Sede – che comprende anche lo Stato della Città del Vaticano – ha compiuto notevoli progressi nell’adozione di misure di contrasto al riciclaggio di denaro, ma rimangono ancora alcune questioni da affrontare. Lo afferma Moneyval, Comitato di esperti del Consiglio d’Europa per la valutazione delle misure di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, che ha pubblicato oggi il Progress Report della Santa Sede / Stato Città del Vaticano sui progressi compiuti per porre rimedio alle lacune individuate nel 2012. Insieme al documento, Moneyval ha pubblicato una propria valutazione sugli sviluppi delle 16 raccomandazioni principali secondo la metodologia del 2003 del Gruppo di azione finanziaria internazionale (Gafi) contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (Aml/Cft). Moneyval, si legge in un comunicato del CdE, conclude che “in breve tempo la Santa Sede ha intrapreso numerose misure legislative e comportamenti utili per colmare le lacune riscontrate sebbene debbano essere affrontate ancora alcune questioni”. La Santa Sede non ha apportato alcun commento al rapporto. “La struttura legale per la criminalizzazione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, nonché la relativa confisca, è stata attivata e molto migliorata ma deve essere ancora provata all’atto pratico”, osserva Moneyval.
È ora operativo, si legge ancora nella nota, “un nuovo sistema più completo per il congelamento dei fondi associati al terrorismo” e processi di revisione sono attualmente in corso sotto la supervisione dell’Autorità di informazione finanziaria (Aif) per assicurare che le istituzioni finanziarie, nei territori della Santa Sede/Città del Vaticano, sappiano chi siano i propri correntisti, e che le misure di identificazione e verifica possono essere applicate anche nei loro riguardi, in sintonia con gli standard internazionali. Il completamento è previsto per il primo trimestre 2014. Chiusi alcuni conti e segnalato un importante numero di transazioni sospette nel 2013. L’Aif sta analizzando tali transazioni che, qualora fosse necessario, saranno riportate al promotore di giustizia. I poteri dell’Aif per l’analisi delle transazioni sospette sono ora “più chiari”; tuttavia “non ci sono ancora state ispezioni formali di Aml/Cft” nei confronti dell’Istituto per le Opere di Religione (Ior) e dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), sebbene siano previste entro fine gennaio 2014. Il Comitato sottolinea inoltre che l’Aif “dovrà servirsi di professionisti esperti” e chiede “requisiti di competenze e integrità per chi ricopre posizioni di responsabilità nelle istituzioni finanziarie”. La Santa Sede dovrà presentare un nuovo rapporto entro dicembre 2015.