Va riconosciuto che il mondo sta attraversando un momento di grande crisi, di guerra, pandemia, carestie e discordia tra i popoli. Dove andremo a finire? L’invito per tutti è quello di gettarsi, senza esitazione, nel Cuore della Mamma Celeste.
Noi proviamo a darvi 6 buone ragioni per farlo.
1) Donarsi totalmente a Gesù per mezzo di Maria, è imitare il Padre che ci ha dato il Figlio suo per mezzo di Maria. È imitare Dio Figlio, il quale si è incarnato per mezzo di Maria e ci ha dato l’esempio perché facessimo come egli ha fatto, ci ha sollecitati ad andare a lui per lo stesso mezzo con cui egli è venuto a noi per Maria.
È imitare lo Spirito Santo che ci comunica le sue grazie e i suoi doni per mezzo di Maria. Non è forse giusto, dice san Bernardo, che la grazia ritorni al suo autore per lo stesso canale attraverso cui è venuta a noi?
2) Andare a Gesù per mezzo di Maria è onorare Gesù Cristo, perché è riconoscere che non siamo degni di accostarci direttamente a Lui, a causa dei nostri peccati. Abbiamo bisogno di Maria, sua Santissima Madre, perché sia nostra avvocata e nostra mediatrice presso di Lui.
3) Consacrarsi così a Gesù per mezzo di Maria è mettere nelle mani della Madonna le nostre opere buone, spesso macchiate e indegne degli sguardi di Dio dinanzi a cui nemmeno le stelle sono limpide.
La nostra buona Madre e Signora accetta il nostro dono, lo purifica, lo santifica, in modo da renderlo degno di Dio. «Se vuoi presentare a Dio un dono, dice san Bernardo, mettilo nelle mani di Maria».
4) Consacrarsi così alla Santissima Vergine è praticare nel suo più alto grado la carità verso il prossimo. Farsi suo figlio-schiavo è darle tutto ciò che si ha di più caro, perché ne disponga a suo piacimento a vantaggio dei vivi e dei defunti.
5) Con questa devozione si mettono al sicuro le proprie grazie, i propri meriti e le proprie virtù, facendone tesoriera Maria, dicendole: «Eccoti, mia cara Mamma, ciò che, per grazia del Figlio tuo, ho potuto fare di bene; io non mi sento capace di conservarlo.
Si vedono tutti i giorni crollare cedri del Libano, e diventare uccelli notturni aquile che si libravano altissime. Ma tu, o mia potentissima, Mamma, sorreggimi perché non mi perda».
6) Questa devozione rende l’anima libera, della libertà dei figli di Dio. Dal momento che per amore di Maria ci riduciamo volontariamente in schiavitù, la nostra Mamma per riconoscenza, allarga e dilata il nostro cuore, ci fa camminare a passi da gigante nella via dei comandamenti del Signore. Scaccia la noia, la tristezza e lo scrupolo.
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