L’astensionismo può costarci caro. Il 25 maggio saremo chiamati a scegliere i 73 membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, che poi, nell’emiciclo di Strasburgo e nei palazzoni di Bruxelles, voteranno – assieme al Consiglio – le “leggi” comunitarie, decideranno come investire il bilancio Ue, eserciteranno il “potere di controllo democratico” sulle altre istituzioni comuni. L’Europa sembra lontana, ma molte delle decisioni chiave sul futuro dell’Italia, anche su tanti temi cari al mondo cattolico, passano da Bruxelles e Strasburgo.
Non lasciamo che siano altri a prendere per noi le decisioni importanti.
Il momento politico è delicato, le posta in gioco elevatissima. A ciascuno – cittadini, partiti, istituzioni Ue – la propria parte. L’impegno per il bene comune, anche su scala europea, sicuramente non può venir meno.
Rechiamoci alle urne ed esercitiamo consapevolmente il nostro diritto di votare e scegliere i nostri rappresentanti.
Nota di Alessandro Ginotta (Ufficio Stampa Papaboys)
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