RIMINI – La pace, caro Ministro Mauro, si fa con il Vangelo, portando quella parola, quelle azioni, assumendo quelle decisioni di carità che vanno ad accogliere l’altro in tutte le sue differenze e diversità: non è possibile IN NESSUN CASO costruire la pace con l’acquisto degli aerei f35, dei carri armati e continuando a far proliferare l’industria bellica italiana (che tangenti in pochi anni di Repubblica!). Se invece di investire sulle armi le industrie belliche italiane avessero investito per aiutare i poveri, oggi saremmo la nazione del mondo più solidale che c’è. Ed invece…. quanti morti sulla coscienza!
Non possiamo quindi apprezzare le parole di Mauro sulla pace pronunciate dal Meeting di Rimini: “A livello di supporto logistico – chiede Luca Collodi della Radio Vaticana al Ministro – in questo quadro di proseguimento delle missioni, ad esempio, nuovi aerei – e qui parliamo di F35 – sono utili?. Ed il ministro risponde: “In realtà lì c’è un aspetto forse più facilmente comprensibile se teniamo conto del fatto che 254 aerei della forza dell’Aviazione italiana vanno in pensione. Non saranno semplicemente più in grado, a breve, di poter volare. Ne sostituiamo 254 con 90: non penso sia un segno particolare di esibizione muscolare”. No caro Mauro, nessun aspetto più facilmente comprensibile, tutto è incomprensibile, sopratutto è incomprensibile come un politico cattolico compri armi da guerra e faccia la comunione. Siamo nell’ipocrisia. O Dio o Cesare. Senza mezze misure. Con coraggio. Ma la politica è sporca, si sa…. E molte volte, oltre che di soldi, è sporca di sangue!
Redazione Papaboys