La pietà di Dio è talmente grande, da vincere ogni peccato e resistenza dell’uomo: “Sei sceso sul monte Sinai e hai parlato con loro dal cielo, e hai dato loro norme giuste e leggi sicure, statuti e comandi buoni; hai fatto loro conoscere il tuo santo sabato e hai dato loro comandi, statuti e una legge per mezzo di Mosè, tuo servo. Hai dato loro pane del cielo per la loro fame e hai fatto scaturire acqua dalla rupe per la loro sete, e hai detto loro di andare a prendere in possesso la terra che avevi giurato di dare loro. Ma essi, i nostri padri, si sono comportati con superbia, hanno indurito la loro cervice e non hanno obbedito ai tuoi comandi. Si sono rifiutati di obbedire e non si sono ricordati dei tuoi prodigi, che tu avevi operato in loro favore; hanno indurito la loro cervice e nella loro ribellione si sono dati un capo per tornare alla loro schiavitù. Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e non li hai abbandonati. Anche quando si sono fatti un vitello di metallo fuso e hanno detto: “Ecco il tuo Dio che ti ha fatto uscire dall’Egitto!”, e ti hanno insultato gravemente, tu nella tua grande misericordia, non li hai abbandonati nel deserto, non hai ritirato da loro la colonna di nube di giorno, per guidarli nel cammino, né la colonna di fuoco di notte, per rischiarare loro la strada su cui camminare. Hai concesso loro il tuo spirito buono per istruirli e non hai rifiutato la tua manna alle loro bocche e hai dato loro l’acqua per la loro sete”
(Ne 9,13-20). Abbiamo noi la stessa pietà di Dio, forte, irresistibile, capace di abbattere la resistenza del male, del peccato, in modo da vincerla?Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Chi è Dio? È la carità che salva. La misericordia che redime. La compassione che riscatta. La fedeltà che attende la conversione. La pietà che sa chinarsi sulle infinite piaghe che corrodono la nostra carne e la riducono in putrefazione. È l’amorevolezza che mai si arrende, mai si ferma. È Colui che sempre vince con il bene il male. Il nostro Dio non attende che l’uomo gli chieda perdono. Lo precede. Bussa al suo cuore. Glielo offre. In Cristo il nostro Dio ha pagato ogni nostro debito versando il suo sangue dalla croce. Cosa vuole Gesù da noi? La perfetta imitazione di Dio. Vuole che anche noi ci trasformiamo in strumenti che sanno solo amare. Ogni altra cosa nel rapporto con i fratelli non interessa loro. È fuori della loro natura, sostanza, essenza cristiana. Come la natura di Dio è purissimo amore senza alcun difetto. Così dovrà essere la nostra natura cristiana: purissima carità senza difetto, eccezione, limitazione, pausa. Giudicare e condannare i fratelli è opera contro la nostra nuova natura di Dio. Mai questa cose dovranno essere fatte. Il perdono, legge della nuova natura, va dato a tutti sempre. Dare senza misura è anch’essa legge della nuova essenza cristiana. Se il cristiano darà senza misura, anche il Signore gli darà senza alcuna misura. Dio è così.
Movimento Apostolico
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