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Pericolo dalla Siria. Assad: il terrorismo colpirà l’occidente

siria-assad-promette-riforme-per-la-costituzioneIl terrorismo “colpirà ancora l’Occidente e tutti i Paesi che sostengono gli attacchi in Siria e altrove in Medio Oriente”. Lo ha affermato il presidente siriano Bashar al-Assad, che sin dall’inizio della rivoluzione nel suo Paese ha definito i ribelli “terroristi”

Mentre Bashar al Assad ammonisce i Paesi occidentali  – ricorda Marina Calculli della Radio Vaticana – , l’organizzazione internazionale per le armi chimiche ha confermato che in una serie di attacchi, a partire dal mese di maggio, è stato utilizzato sistematicamente del cloro assieme ad altre sostane irritanti per la respirazione. D’altra parte non è la prima volta che questa denuncia viene a galla e fin dal 2011 il regime e i ribelli si accusano vicendevolmente di far uso di armi chimiche.

Intanto, i combattimenti sul terreno continuano: ieri, il regime ha bombardato un campo di sfollati alla frontiera con la Giordania uccidendo 12 persone, tra cui 8 bambini. Nel Nord del Paese resta invece l’apprensione per il possibile ritorno dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, l’Isis, così attivo in Iraq. A fine maggio sono stati rapiti centinaia di bambini curdi di cui si è completamente persa ogni traccia.

RAPIMENTO DI BAMBINI IN SIRIA PER FARNE TERRORISTI

Miliziani dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) hanno rapito lo scorso 29 maggio 145 bambini curdi nel nord della Siria mentre tornavano dagli esami. La denuncia viene dall’ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus).  I genitori di alcuni degli scolari temono che siano sottoposti ad un lavaggio del cervello per poi essere usati come attentatori suicidi. I miliziani jihadisti dell’Isis, che a partire dalla settimana scorsa hanno lanciato un’offensiva nel nord dell’Iraq, controllano vaste regioni anche nel nord della Siria e puntano a formare un Califfato islamico transnazionale. Secondo l’Ondus, i bambini sono stati rapiti sulla strada tra Aleppo e Minbej mentre tornavano a Kobani, dove abitano, dopo avere sostenuto gli esami di fine anno in aree di Aleppo controllate dal regime. Alcuni abitanti di Kobani hanno espresso il timore che possano essere istruiti per diventare kamikaze, dopo che cinque di loro che sono riusciti a scappare hanno detto di avere ricevuto dai loro sequestratori lezioni “sulla Jihad contro i nemici di Dio e gli apostati”. Sempre alla fine di maggio l’Isis ha rapito anche altri 193 civili curdi di eta’ comprese tra i 17 e i 70 anni nella cittadina di Qubasin, nella provincia di Aleppo. 

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