Esce lunedì nelle sale italiane il film del regista americano Andrew Hyatt “Piena di Grazia”: gli ultimi giorni della vita terrena di Maria, la Madre di Gesù, nel ricordo del Figlio e per sostenere gli Apostoli. Un film piccolo ma di grande spiritualità, con una intensa protagonista. Il servizio di Luca Pellegrini:
“Ave Maria, Piena di Grazia, il Signore è con te…”.
Crede fermamente che “Piena di Grazia” sia un film diverso. Andrew Hyatt lo ha girato in soli dieci giorni. Ma per lui e tutto il cast sono stati intensissimi. «Perché – confessa – è più come guardare una preghiera e meno come guardare un altro film “basato sulla fede”. Vedere Maria come una madre sofferente, Pietro come un leader pieno di dubbi e la Chiesa originaria piena di bellezza e di dolore, in tutta la loro umanità, mostrerà la fede e la Chiesa in un modo che speriamo il pubblico non abbia mai sperimentato prima». La sceneggiatura si concentra sugli ultimi giorni di vita di Maria e i suoi colloqui con Pietro, cui si aggiungono alcuni degli Apostoli in cerca di una guida e di un senso. Maria ricorda anche il suo incontro con l’angelo, da ragazza:
“Non avere paura. Tu hai il favore del Signore. Lo Spirito Santo scenderà su di te. Su di te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Elisabetta ha concepito un figlio nella sua vecchiaia, perché nulla è impossibile a Dio…”.
I dialoghi sono bellissimi. Pietro è preso dall’ansia: “La Chiesa non può riposare, non ora”, dice. A dieci anni dalla morte di Gesù l’embrione degli accesi dibattiti cristologici dei secoli a venire, le prime divisioni, sono già all’orizzonte. Maria gli parla e lo rincuora con sapienza.
(Pietro) “Signore, sai che ti amo. Signore, tu che conosci ogni cosa, sai che ti amo”.
(Maria) “Tu stai dubitando di te stesso, Pietro. E ti stai chiedendo se sei in grado di assumere la guida. La risposta è: ‘No, non lo sei. Ma devi sapere che non sei solo; Lui è al tuo fianco, ti ha preceduto mostrandoti il cammino. La via è già stata tracciata. Va con lui, cercalo in ogni cosa. E fallire, per te, sarà impossibile”.
Maria è interpretata con misura e intensità dall’attrice algerina Bahia Haifi. Poco prima di spegnersi, ricorda agli Apostoli una verità d’amore, pensando al Figlio: “Il suo cuore ha battuto insieme al mio per nove mesi, ora il vostro cuore batte col suo per l’eternità”. L’Assunzione è appena accennata, con Pietro che, dopo averla adagiata in un sepolcro, guarda subito in alto, verso il cielo. Prima, con un gesto di pietà filiale, le aveva baciato, delicatamente, una mano.
Fonte: Radio Vaticana
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