Sono due i corpi ritrovati nell’ascolano, nella zona dove sono precipitati i due Tornado. Smentito il ritrovamento di un paracadute, era un salvagente. Aperta inchiesta per disastro aereo colposo
Nell’area dell’impatto è stato trovato anche un casco da pilota e il badge di plastica semiliquefatto. Smentito il ritrovamento di un paracadute, era un salvagente. Aperta inchiesta per disastro aereo colposo, già sequestrati diversi componenti dei relitti finora rinvenuti.
“Purtroppo in mattinata sono stati ritrovati i corpi esanimi di due membri degli equipaggi, mentre stiamo attivamente cercando i due che risultano ancora dispersi”. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti conferma il ritrovamento dei cadaveri che appartengono a due dei quattro piloti che ieri viaggiavano a bordo dei due Tornado che si sono schiantati nei cieli dell’ascolano, nella zona di Tronzano. La notizia era stata smentita in mattinata dai carabinieri di Ascoli Piceno che parlavano del ritrovamento di un solo corpo.
“Escludiamo che dispersi siano vivi”
Restano dunque ancora due i dispersi. “Escludiamo che i piloti dispersi a seguito dell’incidente aereo siano ancora vivi” fa sapere un ufficiale dei carabinieri del comando provinciale. “Continuiamo le ricerche su una vasta area, che è ancora interessata da focolai di incendi – ha detto – ma è molto difficile che si possano ritrovare nella zona devastata dalle fiamme, ancora in vita”.
A Poggio Anzù, dove era stata segnalata la presenza dei resti umani, è stato trovato però un casco da pilota. Intanto sono stati resi noti i nomi dei quattro militari che volavano sui jet: si tratta dei piloti – entrambi piemontesi – Mariangela Valentini, 31 anni di Oleggio, in provincia di Novara, e Alessandro Dotto originario di San Giusto Canavese, nella zona di Ivrea. Con loro i capitani navigatori Paolo Piero Franzese, 35 anni di Benevento, e Giuseppe Palminteri.
I due velivoli, appartenenti al 6ª Stormo, si erano levati in volo dalla base militare di Ghedi (Brescia) per una missione di addestramento in vista di un’esercitazione Nato in autunno e sarebbero dovuti tornare alla base in serata. Smentito ritrovamento paracadute Non ha avuto conferme, invece, la notizia del ritrovamento dei resti di un paracadute arancione, che aveva alimentato le speranze di trovare vivo almeno uno dei piloti. Si sarebbe trattato solo dei resti di un salvagente.
Intanto i vigili del fuoco hanno rinvenuto diversi componenti di uno o di entrambi gli aerei, tutti concentrati nell’area di Casamurana. Aperta inchiesta per disastro aereo colposo Fonti della Procura di Ascoli Piceno confermano stamani l’apertura di un’inchiesta per l’ipotesi di reato di disastro aereo colposo.
Il procuratore capo Michele Renzo l’ha affidata al sostituto Umberto Monti, che ieri notte ha tenuto una riunione in Procura con tutti i soggetti impegnati nelle operazioni di ricerca dei piloti scomparsi. Un summit servito anche per stabilire con chiarezza che la competenza sulle operazioni di ricerca e sulle indagini è della magistratura ascolana, che avrà il supporto e l’ausilio di tutte le forze impegnate sul campo, comprese quelle militari. Sono stati già sequestrati diversi componenti dei relitti finora rinvenuti.
IL SECONDO CORPO RITROVATO, MARIANGELA VANTINI, 31 ANNI.
Pilota di Squadriglia nel 154^ Gruppo Volo del sesto stormo, nacque a Borgomanero (No) il 14 settembre 1982. Dopo gli studi in Accademia ha conseguito il brevetto di Pilota d’Aeroplano sul velivolo SF-260. Poi la Laurea in Scienze Aeronautiche all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e dal 2006 al 6 Stormo di Ghedi (BS).
Dal 30 agosto 2010 al 10 marzo 2011, ha partecipato all’Operazione I.S.A.F. a Herat (Afghanistan) e, dal 13 ottobre 2011 al 19 ottobre 2011, all’Operazione Unified Protector presso il Task Group Air – Trapani Birgi. E’ stata promossa Capitano il 15 settembre 2010. Alta, occhi azzurri, capelli lunghi, in una recente intervista al Tg4 raccontava “in volo non ho paura, si pensa alla missione, siamo addestrati a questo”.