Finis Mundi

Pregando con la Bibbia, Adilang è sopravvissuto su una zattera per 49 giorni

Una storia incredibile che viene dall’Indonesia. Il ragazzo lavorava come pescatore. Poi la deriva e 49 lunghissimi giorni in cui ad accompagnarlo c’era anche il Signore. Un ragazzo indonesiano di 19 anni è sopravvissuto 49 giorni alla deriva nell’oceano Pacifico a bordo di una zattera di legno attrezzata con una rudimentale cabina, prima di essere avvistato e soccorso da una nave mercantile.

Il ragazzo, di nome Aldi Novel Adilang, stava lavorando su una piattaforma galleggiante per la pesca – chiamata rompong, in Indonesia – quando a causa del maltempo la sua zattera ha preso il largo, costringendolo a sopravvivere pescando e bevendo l’acqua di mare strizzata dai vestiti, per ridurre il sale ingerito. Ora è stato riportato a casa e sta bene, ha raccontato il Jakarta Post (24 settembre).

Beveva acqua strizzata dai vestiti
Aveva provviste soltanto per pochi giorni, e ha dovuto così pescare e cuocere il pesce su un fuoco di fortuna acceso con il legno della stessa zattera, e bere l’acqua dopo averla strizzata dai vestiti perché trattenessero un po’ di sale. Mentre era alla deriva ha visto passare dieci navi, ma nessuna lo ha avvistato fino al 31 agosto, quando è passato un mercantile battente bandiera panamense.

Adilang ha provato prima a farsi vedere agitando un panno, ma senza successo. Allora ha provato a contattare la nave usando una frequenza radio che una volta un amico gli aveva consigliato di usare nel caso in cui volesse lanciare un segnale a una grande nave.

49 giorni in mare aperto
La nave ha captato il segnale ed è tornata indietro, ma c’era il mare molto mosso e inizialmente non è riuscita a soccorrerlo. Alla fine Adilang, molto debole dopo 49 giorni in mare, ha dovuto buttarsi in acqua per afferrare la corda lanciata dalla nave, riuscendo così a farsi issare a bordo. La nave ha poi proseguito la rotta verso il Giappone, dove era diretta.

La “compagnia” del Signore
Adilang ha raccontato di essersi disperato molte volte e di aver pensato di uccidersi, nei giorni alla deriva, ma di aver tirato avanti pensando ai consigli dei suoi genitori, e pregando con una Bibbia che aveva a bordo della zattera (Il Post, 24 settembre).

Il Signore lo ha accompagnato costantemente in questo viaggio che sembrava avere un fine tutt’altro che lieto!

Fonte it.aleteia.org/Gelsomino del Guercio

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