Se tutto il paese è nelle grinfie del maltempo, oltre alla normale e straordinaria prevenzione che è fondamentale, seguendo ogni servizio possibile ed affidabile di meteo, i cristiani hanno una speranza in più, quella della preghiera.
Oggi forse abbiamo dimenticato che la preghiera allontana i pericoli, le malattie, il maltempo e le tempeste. Nei tempi antichi, i nostri nonni, per scongiurare il maltempo, accendevano la candela benedetta della Candelora e recitavano le preghiere per allontanare i fulmini e le burrasche.
In alcuni paesi si metteva una foglia di palma benedetta alla finestra e si recitava questa invocazione
Santa Barbara benedetta, liberaci dai fulmini e dalle saette!
Nel Salento, molto diffusa era la preghiera a San Giovanni:
Alzati, San Giovanni, non dormire,
che sto vedendo tre nuvole venire:
una di acqua, una di vento e una di maltempo.
“Dove lo portiamo questo maltempo?”
“Sotto una grotta oscura,
dove non canta gallo,e dove
non brilla la luna,
affinché non faccia del male
a me e a nessun’altra creatura”.
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A pochi chilometri da San Giorgio, nel paese di San Marzano di San Giuseppe, si conserva un po’ del pane benedetto dalle famose “tavole di San Giuseppe” e spargere qualche briciola in direzione dei punti cardinali per allontanare i temporali.
Il Signore Gesù Cristo, il re della gloria è venuto in pace † Dio si è fatto uomo † e la parola si è fatta carne † Cristo è nato dalla Vergine † Cristo ha sofferto † Cristo è stato crocifisso † Cristo è morto † Cristo è risuscitato da morte † Cristo è salito in cielo † Cristo vince † Cristo regna † Cristo domina † Cristo ci protegga da ogni lampo e tuono † Cristo è passato attraverso ad essi in pace † e la parola si è fatta carne † Cristo è presso di noi con Maria † fuggite spiriti cattivi, perché il leone della stirpe di Giuda, del ceppo di Davide, ha vinto † Dio santo † Dio forte † Dio immortale † abbi pietà di noi!
Nel Portogallo su un monte non molto lontano da Lissabon si trova un convento, dove viene venerato un quadro miracoloso della Madonna delle nuvole.
I padri avevano deciso di abbandonarlo perché non sapevano più come salvarsi dai danni, incendi ecc. che danneggiavano da anni l’edificio procurando la morte ad alcuni padri.
Un bel giorno cadde abbondante la neve ed un religioso in veste di pellegrino bussò alla porta chiedendo di visitare la chiesa.
Apprese le intenzioni dei padri di voler abbandonare il convento, consigliò di non farlo, ma piuttosto di recitare la preghiera che consegnò loro scritta su un foglio,
di portarla con sé e di appenderla ovunque assicurandoli che con essa tutti i malanni sarebbero cessati.
Il superiore voleva invitare a pranzo il padre pellegrino ma costui era sparito senza lasciar traccia.
Convinti che fosse stato un angelo mandato dal cielo in loro aiuto seguirono i suoi consigli e non ebbero più alcun danno.
Questa preghiera giunse fino a Roma ed il Papa la fece stampare riconoscendola ufficialmente.
di Francesco Rossi per la Redazione Papaboys
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