Salutando all’udienza generale i pellegrini di lingua spagnola, e in particolare rivolgendosi ai fedeli provenienti dal Messico, il Papa ha parlato dei 43 studenti messicani scomparsi il 26 settembre scorso a Iguala, nello Stato meridionale di Guerrero, bruciati vivi dai narcos, secondo la testimonianza di padre Alejandro Solalinde. Queste le sue parole:
“Vorrei oggi elevare una preghiera e avvicinare al nostro cuore il popolo messicano, che soffre per la scomparsa dei suoi studenti e per tanti problemi simili. Che il nostro cuore di fratelli stia loro vicino, pregando in questo momento”.
Questi i saluti ai pellegrini italiani:
“Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto in particolare le Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio che celebrano il Capitolo Generale e i fedeli di San Pietro in Pensilis con i carri di San Leo, accompagnati dal Vescovo di Termoli-Larino Mons. Gianfranco De Luca. Saluto i membri di Betania Onlus, di Catanzaro e di Verona; gli infermieri e i tecnici dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù e il personale della Terna Rete Italia. La visita alle tombe degli Apostoli accresca in tutti l’amore per Dio che si manifesta nell’amore concreto per i fratelli. Rivolgo infine un pensiero speciale ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Ci avviciniamo alla Solennità di tutti i Santi. Cari giovani, guardate ai Santi come a modelli di vita; cari ammalati, offrite la vostra sofferenza per quanti hanno bisogno di conversione; e voi, cari sposi novelli, curate la crescita nella fede della vostra casa coniugale”.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana