Entriamo in questa domenica nel tempo forte della Quaresima, il tempo che ci conduce alla Pasqua di risurrezione.
Nel brano del Vangelo il Signore Gesù è condotto dallo Spirito nel deserto, alla stessa maniera anche noi dobbiamo lasciarci guidare in questo deserto particolare che è il tempo della Quaresima. Un periodo che desidera ricondurci all’essenziale, invitandoci a liberarci di tutto ciò che rallenta il nostro cammino nella sequela di Cristo.
Gesù è chiamato ad affrontare tre tentazioni: la prima è legata al pane, a ciò che possiamo definire l’aspetto più materiale della vita, il sostentamento necessario per vivere. Di fronte a questa prima prova la risposta data al diavolo è forte e chiara:
«Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».
La vita dell’uomo non è alimentata semplicemente dal cibo e, tantomeno, dalle sole cose materiali. C’è una sete in ciascuno di noi che si esaurisce solo e soltanto con la Parola di Dio, la nostra relazione con Lui.
Chiediamoci cosa reputiamo essenziale per vivere, a cosa ancoriamo la nostra vita e di cosa la alimentiamo? Certamente esistono le cose che possediamo, i piaceri della vita, ma ci basta tutto questo? Non sentiamo in noi un anelito a qualcosa di più profondo, di più grande, che non si può acquistare e ci può essere solo donato dalla nostra fede?
La tua voce, Signore, mi cerca
mentre nudo
mi riscopro terra
nascosto tra le paure
di foglie morte
aride di vita.
Anche tu, Gesù mio,
nel deserto della storia
godi nello Spirito
squarci il buio della morte
vinci già da risorto
restituisci vita alla polvere.
Invoco il tuo Spirito, Signore,
toccando il limite
della mia povertà
bisognosa di essere nutrita
essenza di vita
respiro dell’anima.
Desidero la tua forza, Signore,
Creatore d’ogni cosa
Parola che plasma
Amore fecondo
Grazia che avvolge
Verità liberante.
Ascolta la mia voce, Signore,
avvinto dal potere
dell’inganno umano
tra catene ormai ossidate
dal tempo menzognero:
scelgo te, dolcezza senza fine.
✠ Don Pino (Diocesi Matera – Irsina)