Da alcuni giorni circolava sul web, la notizia di un prete che aveva praticato tramite web-cam uno spogliarello. Si sono consumati migliaia di articoli, i quali naturalmente senza prima controllare la fonte hanno innescato il meccanismo virale della notizia per screditare i sacerdoti e la Chiesa. Ecco come il resto del Carlino riporta la notizia: “la è stata sganciata. La notizia del compromettente video che ritrae un religioso rodigino durante uno spogliarello arriva come una doccia fredda e qualche pensiero lo desta anche ai piani alti del vescovado. Ma i contorni della vicenda oggi sono ancora più chiari e sulla diocesi di Adria-Rovigo non c’è più alcuna ombra. ‘Vittima’ della diabolica mano di una donna è stato sì un religioso, ma non della chiesa cattolica. Sulla graticola del pubblico ludibrio è finito un ministro di una chiesa evangelica rodigina. L’uomo si era lasciato andare a uno striptease davanti alla webcam, con quella che credeva essere l’unica spettatrice di quello spettacolo. E, per qualche tempo, lo è stata. Solo che la donna aveva registrato tutto e all’improvviso quello spogliarello è finito su YouTube, il canale di condivisione video. E dal YouTube, collegare il video alla pagina Facebook del religioso stesso è stato un gioco da ragazzi. E’ a quel punto che l’uomo, sulla quarantina, si sarebbe rivolto alla polizia postale, chiedendo la rimozione del video da YouTube. La pagina Facebook, invece, avrebbe deciso di chiuderla in autonomia. Di denunce a carico della donna, al momento, non ci sarebbe traccia. Il religioso sembra aver preferito in questa fase la via del silenzio, senza strascichi d’indagine che non partirà d’ufficio. Ma non è escluso che qualcuno non gli chieda spiegazioni: su internet il video è stato visualizzato da altri utenti. Intanto il popolo della rete si divide sulle sorti del malcapitato. «Perdonare fino a un certo punto. Loro dovrebbero essere degli esempi, certe cose non vanno fatte», è la tesi della linea dura, di chi inflessibile si aspetta un certo tipo di comportamento da un religioso”. Tra i pareri, spesso discordanti, non mancano nemmeno quelli più indulgenti di chi è pronto a chiudere un occhio e a dare una seconda chance: «Non dobbiamo dimenticare mai che i preti sono uomini in carne ed ossa e anche loro peccano. Una preghiera per lui e bisogna anche perdonare. Alla fine c’è tanto di peggio». Poi c’è chi ne ha anche per l’autrice del guaio con i voti. «Lui è incommentabile — scrive una donna — ma lei mi fa più schifo di lui. Non sono affatto fiera del comportamento di queste donne». Al momento, infatti, non è chiaro se la donna che ha pubblicato il video stesse ricattando anche il sacerdote e, forse, non lo si saprà mai”.
Subito è iniziata la verifica del video. Dalla visione del filmato you tube, emerge che non si tratta di un sacerdote cattolico, ma di un pastore evangelico che non ha nulla a che fare con la Chiesa Cattolica. Alcuni addetti ai lavori tra i quali il giornalista Carlo Climati, nella giungla selvaggia della comunicazione, contatta pazientemente tutte le testate per far rettificare la notizia. Ecco il suo messaggio: “Ho inviato oggi questo messaggio alla pagina di Facebook del quotidiano “L’Unione Sarda”: Gentili colleghe, gentili colleghe dell’Unione Sarda. Mi chiamo Carlo e sono un giornalista di Roma. Ho visto che sulla vostra pagina di facebook avete pubblicato un articolo su un prete che sarebbe stato spogliarellista sul web. Questo vostro articolo, come potete vedere, ha scatenato commenti pesanti contro i preti cattolici. In realtà, si è poi saputo che non era un prete, ma un pastore evangelico (vedete articolo del Carlino). Potreste pubblicare sulla vostra pagina di facebook un vostro articolo di chiarimento? Mi sembrerebbe giusto farlo. Vi ringrazio e mi farebbe piacere una vostra risposta”.
Dopo alcune ore è arrivata la correzione. E’ lo stesso giornalista a dare la notizia: “Carissimi, ho ricevuto una risposta molto gentile del quotidiano “L’Unione Sarda” che ha corretto l’articolo. Ecco il link dell’articolo corretto. Il dialogo ha portato buoni frutti!”. La rettifica alla pubblicazione da parte della testata suona in questo modo: “Il pastore evangelico nudo in webcam. Il filmato era destinato a una donna”. Il ministro di una chiesa evangelica di Rovigo è finito su Youtube dopo che la destinataria del video aveva deciso di renderlo pubblico. Grande scalpore nella comunità rodigina ha suscitato la notizia di un religioso che si era filmato durante uno “spogliarello” con una webcam. Il fine era quello di “donare” il video a una donna. L’uomo, che in un primo momento secondo le agenzie di stampa era un prete, ma era invece un ministro di una chiesa evangelica, non aveva fatto i conti con la decisione della signora di rendere tutto pubblico e mettere le immagini su Youtube; dal canale web poi il video è finito sulla pagina Facebook del religioso che, a quel punto, si è rivolto alla polizia postale chiedendo di rimuovere il filmato, infine ha chiuso la sua pagina Facebook. Al momento non ha denunciato l’autrice del gesto, ma non è escluso che decida di farlo in futuro”. Prima di gridare al lupo! al lupo! verifichiamo le notizie. L’informazione sbagliata produce solo frutti cattivi. DonSa