Prima settimana di lavori del Sinodo sulla famiglia in Vaticano. Un breve bilancio ed alcune considerazioni all’apertura di una nuova giornata di lavori.
Alla conferenza, moderata dal direttore, padre Federico Lombardi, sono intervenuti Sua Beatitudine, il cardinale Baselios Cleemis Thottunkal, arcivescovo maggiore di Trivandrum dei siro-malankaresi, presidente della Conferenza episcopale dell’India, e padre Javier Álvarez-Ossorio, superiore generale della Congregazione dei Sacri Cuori. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Famiglia e missione, accoglienza delle famiglie ferite, indissolubilità del matrimonio. Sono alcuni dei temi più importanti che i padri sinodali hanno affrontato nella quarta, quinta e sesta congregazione generale del Sinodo, con 75 interventi. Tra gli argomenti affrontati, ha evidenziato padre Federico Lombardi, la famiglia come via concreta della presenza della Chiesa nella storia, via della Chiesa; la famiglia scuola di umanità, di socialità, di evangelizzazione. Ci sono, inoltre, stati diversi interventi sulla spiritualità nella famiglia insistendo sull’importanza della preghiera, della Parola di Dio vissuta in famiglia e soprattutto dell’Eucaristia. Dunque, ha proseguito padre Lombardi, si è parlato del tema della vocazione al matrimonio, vocazione che – è stato sottolineato – non va vista come inferiore rispetto a quella del sacerdozio.
Non opporre misericordia e verità
I padri sinodali, ha proseguito padre Federico Lombardi, hanno parlato anche della missionarietà della famiglia. Senza il contributo missionario della famiglia, si è rilevato, non può esserci vera pastorale familiare. Molto sviluppato anche il tema della misericordia, sotto diversi aspetti:
“La misericordia che si manifesta nella vicinanza e nella tenerezza, in rapporto alle diverse situazioni, anche a quelle difficili, in cui si trovano – a volte – le famiglie o le coppie. Però c’è anche da tenere presente il tema della misericordia e verità, della misericordia e giustizia e non opporre la misericordia e la verità. Una grande insistenza sul tema dell’accoglienza, che la Chiesa deve sempre avere nei confronti di tutti, di tutte le famiglie, anche quelle che possono essere in difficoltà. Proclamare il Vangelo e abbracciare le persone. Ecco quindi questa sintesi tra evangelizzazione e accoglienza, che deve essere di riferimento per la pastorale”.
Indissolubilità matrimonio è dono, non giogo
Ci sono stati anche interventi sulla indissolubilità del matrimonio, che per i padri sinodali – ha annotato padre Lombardi – va presentata positivamente come dono e non come giogo. C’è stata anche la testimonianza di una coppia di sposi, lei cattolica e lui indù per parlare della realtà del matrimonio misto. Non è poi mancato dal Sinodo un incoraggiamento ai giovani e a sottolineare il ruolo dei figli, non centrando la coppia solo su se stessa. Padre Lombardi ha dunque reso noto che si è cominciato anche il confronto sulla terza parte dell’Instrumentum Laboris con 12 interventi, ma il grosso è previsto soprattutto nel pomeriggio di oggi.
Non parlare solo dei problemi della famiglia
Dal canto suo, il cardinale Baselios Cleemis Thottunkal Thottunkal ha portato l’esperienza della Chiesa indiana. L’India, ha detto, favorisce il legame familiare, una persona in più non è un peso ma una benedizione:
“It is not the time to listen to only the problems …
Non è più tempo – ha avvertito – di guardare soltanto ai problemi della famiglia o del matrimonio che devono essere affrontati; è tempo ora di ascoltare le diverse Chiese locali con la profondità, la bellezza e le ricchezze che esse custodiscono. Infatti, esse donano molto della loro ricchezza alla Chiesa universale …”.
“Come sopravviviamo come famiglie?” si è poi chiesto il porporato indiano. Le famiglie, ha risposto, “sopravvivono non perché sono un’entità sociale ma una forza spirituale”. Ancora il cardinale Thottunkal ha ricordato che quando parliamo della misericordia di Dio è richiesta anche una specifica e personale accoglienza della stessa, una conversione personale.
Sinodo porta nuovo dinamismo nella Chiesa
Dal canto suo, padre Javier Álvarez-Ossorio ha messo l’accento sul dinamismo che il Sinodo sta dando a tutta la comunità ecclesiale:
“La puesta en marcha de dinamica en la Iglesia…
La messa in marcia di un dinamismo nella Chiesa, in cui possono essere prese altre decisioni secondo la realtà concreta. Questo, per me, sarebbe un frutto eccellente, anche se non ci sarà alcun documento al riguardo”.
Infine, padre Lombardi – rispondendo alle domande dei giornalisti – ha ribadito che al momento non è ancora chiaro se ci sarà la pubblicazione del documento finale del Sinodo, decisione che spetta al Pontefice.
Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va)
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