Il profeta richiama la patria della libertà.
Il profeta richiama la famigliarità universale.
E proprio il fatto che non è accolto dai suoi ne è garanzia di identità.
Proprio perché rifiutato nella sua patria, è il sigillo che è vero profeta.
Gesù si meraviglia non tanto perché non è accettato, ma perché i suoi non si lasciano liberare, aiutare ad essere liberi nell’universalità di vita.
La chiusura operata dagli interessi della patria e della famiglia è tenebra.
E questa tenebra impedisce di vedere e sentire al di là di essa, oltre.
Anche nelle nostre liturgie spesso prevale il patriottismo religioso e la famigliarità amicale; accettiamo sì il messaggio profetico del Vangelo, ma solo fin dove corrisponde alle nostre esigenze e ai nostri interessi; quando esso scardina e apre i nostri modi di vedere e di vivere, ecco che anche noi ci ritraiamo come tartarughe nel nostro guscio e ci chiediamo: ma che discorso è mai questo?
E ci scandalizziamo.
Sarebbe un po’ come dire, suggerisce il Vangelo, che la profezia non entra mai dalla porta dei suoi, ma li raggiunge, rifiutata, dalla finestra.
Don Luciano Sanvito
In occasione della VIII Giornata Mondiale dei Poveri, celebrata nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco ha lanciato un accorato…
Santa Elisabetta d’Ungheria: vita e preghiera Santa Elisabetta, dopo essere rimasta vedova di Ludovico, conte di Turingia, abbracciò la povertà…
Santa Gertrude: ecco la storia della grande mistica Santa Gertrude, monaca e mistica tedesca, è considerata come l'iniziatrice del culto…
Un appuntamento storico: si svolse giovedì 14 novembre 2002, a Palazzo Montecitorio, la visita di Sua Santità Giovanni Paolo II…
Preghiera del mattino a Maria, la 'Regina del Cielo' Invoca la Beata Vergine Maria con la preghiera del mattino... Ecco…
Donna della Festa, prega per noi Santa Maria, donna del piano superiore, splendida icona della Chiesa, tu, la tua personale…