Con Città Migrande (www.cittamigrande.it) gli immigrati diventano “accompagnatori di turismo responsabile” e guidano cittadini e turisti a conoscere le loro comunità di origine nei quartieri più multietnici delle città italiane. La rete Città Migrande nasce da un’idea del tour operator Viaggi solidali ed è stata realizzata insieme alle Ong Acra ed Oxfam Italia grazie al sostegno del programma “Agrobiodiversità, culture e sviluppo locale”, finanziato da Ifad (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo). Nata a Torino, si è in breve tempo estesa anche ad altre città. Grazie a queste passeggiate, i cittadini scoprono di convivere inconsapevolmente magari da decenni. Alla base di tutto, il presupposto che la conoscenza è alla base della tolleranza e dell’accettazione.
Le passeggiate-. Dal 2010 ad oggi oltre 5mila persone hanno partecipato alle passeggiate, in prevalenza alunni delle scuole medie-superiori, ma anche adulti, turisti stranieri, cittadini comuni. Ciascuna prevede incontri con le associazioni che operano nei quartieri individuati e che ne sono diventati un punto di riferimento, con i commercianti di artigianato e di prodotti alimentari provenienti dai diversi Paesi, visite ai luoghi di culto appartenenti alle diverse religioni. A Torino le passeggiate migranti attraversano i quartieri di San Salvario e quelli intorno al mercato di Porta Palazzo dove si parlano oltre 60 lingue. A Milano la zona di via Padova; a Genova l’area del porto e i luoghi simbolo della città; a Firenze le “guide migranti” fanno conoscere la storia di cui sono state protagoniste le comunità straniere, mentre a Roma i “nuovi ciceroni” accompagnano alla scoperta del quartiere Esquilino con il suo mercato. Nella Capitale è stato anche attivato il progetto “ Percorsi al femminile” che ha coinvolto donne migranti nella realizzazione di una mappatura dei servizi nel Rione Esquilino destinati ai più piccoli e alle mamme.
Le guide-. In Italia sono quasi 30 gli “accompagnatori di turismo responsabile”: sono migranti di prima o seconda generazione, appositamente formati, originari di Egitto, Senegal, Kenya, Ucraina, Nepal, Marocco, Bangladesh, Brasile, Romania e tanti altri paesi, che parlano italiano oltre che mediamente altre due lingue oltre a quella di origine. Lamine Ka
è uno di loro: di origine senegalese vive a Roma da 6 anni. “Lavoravo già come accompagnatore di turismo responsabile e sostenibile in Senegal e quando sono venuto in Italia ho continuato a studiare in questo campo – racconta -. Quando è nato questo progetto ho subito aderito pensando ‘è il mio progetto’. In effetti era quello che mi sarebbe piaciuto fare ma da solo non avrei avuto la forza di realizzarlo”. Durante la passeggiata “parlo di me, dell’immigrazione senegalese, della nostra cultura e religione. Ma non mi limito al mio Paese: parlo dell’Africa e delle altre comunità immigrate presenti a Roma, porto i partecipanti a visitare la bottega pakistana o il tempio buddista, il centro islamico, le chiese russe e il mercato di piazza Vittorio è uno dei miei luoghi preferiti. Spiego come vediamo l’Italia, la sua cultura, i suoi abitanti, le difficoltà che incontriamo, la vita che facciamo, quella che facevamo e quella che vorremmo fare”. “Alla fine della passeggiata – conclude – quasi tutti i turisti dicono: ‘Non mi ero mai accorto di questo; non avevo mai saputo quest’altro’. Io sono contento perché sento che abbiamo tutti partecipato ad un percorso di conoscenza reciproca”.I fondatori-. Viaggi Solidali: nasce nel 2000 a Torino da 5 Ong italiane (Cisv, Mlal, Cmsr, Celim, Aspem) che “uniscono le forze” e creano un unico catalogo di proposte di viaggio nei Paesi dove sono attive. Circa il 40% del fatturato prodotto viene speso direttamente nei Paesi dove operano. Oxfam Italia fa parte del network mondiale Oxfam, specializzato in aiuto umanitario e progetti di sviluppo: 17 organizzazioni di Paesi diversi che collaborano con 3mila partner locali in oltre 90 Paesi. I valori in cui crede sono giustizia, dignità umana, democrazia, solidarietà, impegno, sobrietà. Acra, da poco costituitasi Fondazione insieme a Ccs, è una delle più antiche Ong italiane. Attiva dal maggio 1998 in Africa e Sud America si occupa di cooperazione internazionale ed educazione allo sviluppo. Suo obiettivo: la realizzazione di progetti mirati all’autosviluppo delle comunità rurali. di Paola Scarsi