L’ipotesi è che volesse scappare per tornare a casa: per questo motivo sarebbe stata uccisa Samra Kesinovic, la ragazza austriaca, affiliata all’Is. La 17enne sarebbe stata picchiata a colpi di martello perché voleva fuggire da Raqqa, dove aveva sposato un jihadista. Samra era già nota alle cronache internazionali.
Fece scalpore la fuga, insieme a una sua amica, verso la Siria: le due ragazze, di origini bosniache, decisero di sposare due militanti del terrore e lasciarono un messaggio d’addio in rete: “Non cercateci. Noi serviamo Allah e moriremo per lui”.
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Era l’aprile del 2014. Avevano rispettivamente 16 e 15 anni. Velate e con il fucile, erano state usate dallo Stato islamico come “Poster girls” per attirare reclute.
Secondo le informazioni della stampa austriaca, anche Sabina S. sarebbe morta, a dicembre, nel corso di alcuni combattimenti sul confine siriano. Nell’ultimo periodo, Samra sarebbe invece vissuta in una casa della roccaforte dell’Is con diverse altre donne, e avrebbe partorito un bambino. Per il suo tentativo di fuga, sarebbe stata punita con la morte.
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Le istituzioni austriache non hanno ancora confermato la morte delle due ragazze.
Redazione Papaboys (Fonte www.repubblica.it)