Questa mattina verrà portata avanti una bella tradizione dell’Epifania nella mia parrocchia, quando un sacerdote la benedirà scrivendo con il gesso sopra la porta della chiesa all’inizio della Messa delle 10. È un’antica tradizione che si pratica in molte case di tutto il mondo.
Ve la spiego perché possiate replicarla a casa:
la famiglia si riunisce per chiedere a Dio la benedizione della propria casa e di coloro che la abitano o la visitano. È un invito a far sì che Gesù sia un invitato quotidiano a casa nostra, nelle nostre occupazioni, nel nostro andirivieni, nelle nostre conversazioni, nei nostri lavori e nei nostri giochi, nelle nostre pene e nelle nostre gioie.
Una forma tradizionale di farlo è usare il gesso per scrivere sulla porta di casa 20 + C + M + B + 16. Le lettere C, M e B hanno due significati: sono le iniziali dei nomi tradizionali dei tre Re Magi – Gaspare (Caspar in latino), Melchiorre e Baldassarre – ma sono anche l’abbreviazione delle parole latine Christus mansionem benedicat, ovvero “Cristo benedica questa casa”. Il simbolo “+” rappresenta la croce e il 2016 è l’anno.
Per benedire il gesso:
- Il nostro aiuto è nel Nome del Signore.
- Che ha fatto il cielo e la terra.
- Il Signore sia con voi.
- E con il tuo spirito.
Preghiamo
L’amore di Dio benedica questo gesso che ha creato, sia di aiuto alla nostra gente, e per il suo Santo Nome, per i santi nomi Gaspare, Melchiorre e Baldassarre che scriveremo sulla porta della nostra casa, il Signore interceda perché questa casa riceva la salute del corpo e la protezione dell’anima di chi la abita e di chi la visita. Per Gesù Cristo nostro Signore. Amen.
Istruzioni per benedire la casa
Usando il gesso benedetto, scrivi sull’architrave della porta principale della tua casa quanto segue:
20 + C + M + B + 16
recitando nel frattempo:
I tre Re Magi, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, hanno seguito la stella del Figlio di Dio che si è fatto uomo duemilaquindici anni fa. Il Signore benedica questa casa e ci accompagni in questo nuovo anno. Amen.
Offri poi questa preeghiera:
Ti chiediamo, Signore, di benedire questa casa e quanti vi vivono. In questa casa regnino sempre amore, pace e perdono. Concedi alle persone che la abitano sufficienti beni materiali e abbondanza di virtù; siano accoglienti e sensibili alle necessità altrui; nella gioia ti lodino, Signore, e nella tristezza ti cerchino; nel lavoro trovino la gioia del tuo aiuto, e nella necessità sentano vicina la tua consolazione; quando escono, godano della tua compagnia, e quando tornano sperimentino la gioia di averti come ospite; questa casa sia davvero una chiesa domestica in cui la Parola di Dio sia luce e cibo, e la pace di Cristo regni nei cuori di chi la abita fino ad arrivare un giorno alla tua casa celeste. Per Cristo, nostro Signore.
Segnare con il gesso la porta di casa è un modo di celebrare e di lasciare letteralmente un segno in occasione dell’Epifania e per la benedizione di Dio nella nostra vita e nella nostra casa. Con il tempo, il gesso si cancellerà. Man mano che accadrà, lasceremo che il significato delle parole latine scenda nel profondo del nostro cuore e si manifesti nelle nostre parole e nelle nostre azioni: Christus mansionem benedictat, Cristo benedica questa casa.
Fonte it.aleteia.org