Era sul letto di morte un professore, già da tempo iscritto alla Massoneria. Né la moglie né altri osavano dirgli di ricevere i Santi Sacramenti, conoscendo la sua ostilità alla Religione. Intanto era gravissimo; stava con la bombola dell’ossigeno per respirare ed il medico aveva detto: Probabilmente domani morrà.
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La cognata, devota del Sacro Cuore, assidua alla pratica dei Primi Venerdì, ebbe un’ispirazione: mettere un’immagine di Gesù di fronte al moribondo, attaccata al grande specchio dell’armadio. L’immagine era graziosa ed arricchita di una benedizione particolare. Ciò che avvenne fu narrato più volte dal professore:
– Quella notte stavo assai male; pensavo già alla mia fine. Il mio sguardo andò a posarsi sull’immagine di Gesù, che mi stava dinnanzi. Quel bel volto si animò; gli occhi di Gesù mi fissarono. Che sguardo!… Poi mi rivolse la parola: Sei ancora in tempo. Scegli: o vita o morte! – Ero confuso e risposi: Non saprei scegliere!, – Gesù continuò: Allora scelgo io: Vita! – L’immagine ritornò allo stato normale. – Fin qui il professore.
L’indomani mattina volle il Confessore e ricevette i Santi Sacramenti. Non morì. Dopo altri due anni di vita, Gesù chiamò a sè l’ex-massone.
Il fatto fu narrato allo scrivente dalla stessa cognata.
(Tratto dal libretto “Il Sacro Cuore – Mese al Sacro Cuore di Gesù-” del Salesiano Don Giuseppe Tomaselli)
Redazione