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Putin sta perdendo una guerra che reputava facile. Fino a dove può arrivare la sua pazzia?

Una domanda risuona inquietante in questi giorni nella mente di chi segue le vicende belliche dell’Europa dell’Est, ma anche non si dimentica dei morti fatti nella storia dalla Russia.

Ammonterebbero a circa 15mila le perdite fra le fila della Russia dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio.

Lo riferisce il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente, ma che secondo gli esperti occidentali è vicinissimo alla realtà.

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Diversa ovviamente, la posizione russa, che attraverso i media di regime praticamente nega che ci sia una totale disfatta in Ucraina, poichè per molti russi, non c’è stata neanche una vera e propria invasione.

Le perdite russe documentate dall’Ucraina

Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 15mila uomini, 498 carri armati, 1.535 mezzi corazzati, 240 sistemi d’artiglieria, 80 lanciarazzi multipli, 45 sistemi di difesa antiaerea.

Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 97 aerei, 121 elicotteri, 969 autoveicoli, 3 unità navali, 60 cisterne di carburante e 24 droni.

Putin, un ‘terrorista’ senza scrupoli

La paura ‘atomica’ e di armi chimiche: Usa e Nato si preparano

Mentre i leader del mondo continuano a mettere in guardia Putin sulle conseguenze dell’utilizzo di armi non convenzionali, gli Stati Uniti e la Nato si stanno preparando a fronteggiare un possibile impiego di armi biologiche o nucleari da parte della Russia.

A riferirlo è Bloomberg, che cita un funzionario Usa secondo cui Washington è al lavoro sull’effetto deterrenza e su potenziali contromisure “mediche e di altro tipo” per aiutare l’Ucraina in caso di necessità.

Zelensky chiede alla Nato aiuti militari senza restrizioni

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto alla Nato nel vertice in corso a Bruxelles “aiuti militari senza restrizioni. Mi sono rivolto a voi con una richiesta logica di chiudere il nostro cielo in qualsiasi formato, in modo da proteggere i nostri cittadini dalle bombe e dai razzi russi. Non abbiamo sentito una risposta chiara.

L’Ucraina non ha armi antimissili. La nostra aviazione è molto ridotta rispetto alla loro e per questo loro utilizzano armi di distruzione di massa”, ha aggiunto. “Avete almeno 20.000 carri armati. L’Ucraina ha chiesto l’uno per cento di tutti i vostri carri armati. Dateceli o vendeteceli”, ha sottolineato.

 

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