Non saranno di certi giorni felici quelli dei sette segreti, in special modo gli ultimi quattro.
Questo, secondo quanto rivelato in una locuzione interiore alla veggente Mirijana, sarà il periodo peggiore per gli atei: “si strapperanno i capelli, il fratello invocherà il fratello, malediranno la loro vita trascorsa senza Dio e si pentiranno, ma sarà tardi“.
La gravità di questi eventi è talmente alta che i veggenti, il giorno in cui li ricevettero, piansero a lungo.
In termini generali, tutto quello che sappiamo degli ultimi segreti è che il quinto (dei sette) è stato mitigato grazie alle preghiere ed i digiuni dei fedeli, mentre il sesto e il settimo sono gravissimi.
Come successe secoli fa a Ninive, il Signore ci offre l’occasione di poter alleviare le pene dei castighi: nei messaggi la Madonna precisa sempre “succederà questo se…”, invitando l’umanità a pregare affinchè il tutto possa essere in qualche modo addolcito, in quanto l’iniquità del mondo è sin troppo dilagante affinchè si possa cancellare il castigo.
“Con la preghiera e il digiuno, potete allontanare la guerra, sospendere le leggi naturali“, ripete spesso la Vergine.
Chiaramente questi ultimi segreti richiedono una profonda riflessione.
La paura, per quanto possa essere comprensibile, non dovrebbe dominarci e la veggente Mirijana ci incoraggia: “quando siamo nelle mani di Dio niente deve spaventarci”.
La stessa Vergine Maria più volte ha detto che non viene per spaventarci, ma per portarci la Salvezza, la Pace, la Speranza, ed ha aggiunto che “chi prega non ha paura del futuro” e ancora “voi siete figli di Dio, e Dio proteggerà i suoi figli“.
In secondo luogo, qualunque sia la gravità degli eventi, dovremmo prepararci sostanzialmente a due compiti: sorreggere e consolare i più deboli, gli afflitti, accettando allo stesso tempo ciò che il Cielo avrà disposto per noi – nella buona e nella cattiva sorte – affinchè con fede e coraggio anche nel mezzo della tempesta si possa affidare l’anima al Signore. “Nelle tue mani è la mia vita, o Dio” (Salmo 16)
A cura di Redazione Papaboys fonte: Venite ad me