Medjugorje

Quando i pellegrini dimenticano che il monte Krizevac a Medjugorje è un luogo sacro.

Il monte Krizevac a Medjugorje è un luogo sacro.

La Chiesa cattolica, e la Chiesa ortodossa, così come molte Chiese protestanti, celebrano la festività liturgica dell’Esaltazione della Santa Croce, il 14 settembre, anniversario del ritrovamento della vera Croce da parte di sant’Elena, avvenuto appunto il 14 settembre dell’anno 320.

Secondo la tradizione, Sant’Elena avrebbe portato una parte della Croce a Roma, in quella che diventerà la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, e una parte rimase a Gerusalemme. Bottino dei persiani nel 614, fu poi riportata trionfalmente nella Città Santa.

Una festa molto sentita, da tutta la cristianità e in tutto il mondo, ma a Medjugorje questa è una festa del tutto perticolare.

A Medjugorje,per speciale concessione rilasciata nel 1935, dal Vescovo di quel tempo, la ricorrenza viene celebrata la prima domenica dopo la festa della Natività di Maria; quindi ogni anno la festa ha una data mobile.

In occasione della festa sul Krizevac, il monte della Grande Croce di Medjugorje, si celebra una Santa Messa. Questa celebrazione Eucaristica é sempre molto seguita  e un fiume di feleli si accalca intorno alla Grande Croce. Spalla a spalla, accalcati, i fedeli stanno in piedi e in posizioni, scomode a causa dei sassi e del poco spazio a disposizione, è impossibile, infatti trovare un posto per sedersi. Sono tanti coloro che non riescono nemmeno a raggiungere la sommità del monte e restano sul sentiero, nascosti, lontani dall’altare.

C’è chi, per rispetto del luogo, o per chiedere una grazia, oppure come voto, percorre  a piedi nudi non solo le strade, ma anche il sentiero roccioso del Krizevac. È una tradizione, ed è anche una pratica devozionale ben consolidata.

In un suo messaggio la Madonna disse ai veggenti: “Anche la Croce faceva parte del disegno di Dio quando voi l’avete costruita. Particolarmente in questi giorni recatevi sul monte (Krizevac) e pregate sotto la Croce. Le vostre preghiere mi sono necessarie”. (30 agosto 1984)

La Parrocchia di Medjugorje è sempre stata molto chiara sull’atteggiamento rispettoso che si deve avere in quel luogo santo.  Alcune volte, però quelle raccomandazioni sono disattese,  e nello spiazzo circostante la Croce è  tutto un parlottare, un ridere, un chiamarsi ad alta voce. Addirittura c’è chi fa uno spuntino, scambiando quel luogo per uno spiazzo da picnic . C’è anche chi scrive col pennarello il proprio nome, sul bianco basamento della Croce, dimenticando che solo da poco è stato verniciato nuovamente e con notevoli sforzi da parte di volontari.

Non è facile portare per quella strada accidentata, le attrezzature per imbiancare. La grande Croce del Krizevac non è una mèta turistica, ma un luogo sacro, degno di grande rispetto, la sommità del monte è  solo un luogo di preghiera e di meditazione. Il Krizevac è un luogo di grazia! Non si può dimenticare il messaggio della Gospa: Davanti alla croce rimanete a lungo in preghiera per ricevere l’amore di Dio nei vostri cuori”.

(27 dicembre 1986)

Quella croce bianca sul Krizevak è molto particolare. In essa è conservato un frammento della Croce di Cristo ritrovata a Gerusalemme. LaCroce va contemplat, Esige un reverente rispetto, come l’oggetto  più caro al cuore di un cristiano.

Dice la Madonna: “Gesù ha portato la croce, ha sofferto sulla croce, e con essa ha salvato il mondo”

(3 Novembre 1981)

La croce ci ricorda Gesù, che ci ha salvati. Ci ricorda anche Maria, perché, nei primi tempi delle apparizioni, quella croce più volte scomparve, o roteò, presa come in un vortice, per poi assumere la figura di Maria. E, in altra occasione, da quella croce partì una scritta lucente e di colorazione dorata, che si diresse verso la chiesa, e la scritta riportava 3 volte la parola “MIR”, cioè “PACE”. Su quel monte, ai piedi di quella croce c’è Lei, Maria.

Fu Lei stessa a dirlo: “Io sono spesso sul monte, sotto la croce, per pregare”

(3 Novembre 1981).

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Quella croce bianca sul Krizevak

 

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