In Argentina, a Cordoba, è stata battezzata una bambina. “Tutto qui? Ma che notizia è?”, diranno subito i nostri lettori. E noi risponderemo: una buona notizia. Un battesimo è sempre una notizia meravigliosa ed è giusto che se ne parli. Ma quanti battesimi finiscono sui giornali? Migliaia di bambini sono battezzati in tutto il mondo. La curiosità, per i mass media, è che la bambina è stata accompagnata al battesimo da due donne omosessuali, “genitori” della piccola. Questo è bastato per scatenare l’interesse di televisioni, giornali, siti web e social network. L’argomento non dev’essere affrontato da un punto di vista ecclesiale. E’ giustissimo battezzare questa bambina, che non è un essere umano di serie B. Ha ragione Papa Francesco quando ci ricorda che la Chiesa non è una dogana e che il battesimo dev’essere dato a tutti. E’ inutile alimentare polemiche sterili su questo tema. Forse, un giorno, questa bambina diventerà una nuova Madre Teresa di Calcutta e farà del bene all’umanità intera. Oppure, semplicemente, sarà una donna che vivrà la sua vocazione cristiana nei gesti ordinari della vita quotidiana. Sono tante le strade per testimoniare il proprio battesimo, perché la fantasia del Signore è meravigliosa e infinita.
Comprendiamo, perciò, quanto abbia ragione Papa Francesco nel ricordarci che dobbiamo sempre accogliere tutti con grande amore. Ed accogliere tutti, in questo caso, significa battezzare una bambina che è una creatura di Dio come ogni altro fanciullo nel mondo. Dal punto di vista ecclesiale, il discorso è chiaro. Ma può essere utile proporre una riflessione da un altro punto di vista: quello mediatico. Proviamo a leggere gli articoli, a guardare le foto e i video di questo battesimo, che circolano liberamente sul web. Sorgono, spontaneamente, alcune domande: è giusto che un sacramento diventi una notizia? E’ giusto che una bambina venga battezzata sotto i flash dei fotografi? E’ giusto che certi mass media utilizzino il battesimo per comunicare messaggi sul tema della famiglia? Sono domande da porre con serenità, con il desiderio di suscitare un dialogo senza timori e pregiudizi. Sono interrogativi che rimangono aperti, in un mondo della comunicazione in cui le cose più normali rischiano di diventare notizia. Anche i sacramenti. di Carlo Climati
il battesimo è importante e questa povera bambina non ha colpe, a mio parere è una vittima,perchè vivrà in un ambiente corrotto e di menzogna, accettare lei nella chiesa senza che le due,lesbiche si ravvedano e tornino alla normalità,rinunciando alla omosessualità mi sembra inopportuno.,non dimentichiamo in che modo è stata generata, con l’inseminazione, il che la rende un oggetto usato per i propri comodi,mi dispiace doverlo ammettere ma prima del battesimo si doveva pretendere dalle due lesbiche, di non vivere più nel peccato, altrimenti tutto è concesso con buona pace di chi si dichiara buono e comprensivo,in fondo anche l’assassino è un peccatore ma gli si chiede di redimersi o sbaglio?