Assuefarsi è non accorgersi più dell’aria stantia della nostra vita in crisi, della nostra vita chiusa, che si butta via e che butta via. I nonni dicevano: non si butta via niente. E il panettiere di Taranto lo applica. Il cartello a pennarelli che è stato moltiplicato da twitter diceva: sera, 19.30. Vuol dire che un panettiere sveglio dall’alba, o comunque dopo una giornata di lavoro, si fermerà, tarderà il ritorno a casa e distribuirà “volentieri” – c’è scritto così – quello che avanza. Non tireranno giù la serranda finché il negozio non sarà svuotato. Questa è l’Italia che mi piace. Quella che moltiplica il poco che ha. Se non sei Dio, come moltiplichi il pane? Raccogliendo il resto di quello che hai e donandolo a fine giornata.
Regali pane, regali un sorriso, un gesto di speranza.
Di Don Mauro Leonardi
Articolo tratto da IlSussidiario.net
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