Nel 1954, racconta una signora, mio padre, all’ora ferroviere, all’età di quarantasette anni si ammalò di una strana malattia che gli immobilizzò gli arti inferiori. Vana risultò ogni cura ed il posto di lavoro, dopo circa due anni, stava per essere compromesso.
Poiché la situazione peggiorava, uno zio consigliò a mio padre di andare a San Giovanni Rotondo dove viveva un Frate cappuccino al quale il Signore aveva donato speciali carismi. Con tante difficoltà mio padre giunse nel piccolo centro sul Gargano accompagnato e sorretto da questo zio. In chiesa incontrò Padre Pio il quale, vedendo in che modo si trascinava tra la folla, disse a voce alta: «Fate spazio a quel ferroviere!».
Eppure non conosceva mio padre né sapeva che egli era ferroviere. Qualche ora dopo Padre Pio si intrattenne in fraterno colloquio con papà.
Gli appoggiò una mano sulla spalla. lo confortò con un sorriso e gli rivolse parole di incoraggiamento. Quando mio padre si allontanò da lui non si accorse di essere stato improvvisamente guarito. Mio zio lo seguiva sorpreso, stringendo tra le mani i due bastoni che non servivano più.
Redazione Papaboys (Fonte digilander.libero.it)
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