di Daniele Venturi
Le immagini che scorrono su Telegram, nuova frontiera telematica della guerra in corso, su molti canali sia russi sia ucraini che abbiamo ricercato in questi giorni con dovizie di particolari e massima attenzione, parlano da sole: è in atto un vero genocidio di un popolo, quello ucraino, da parte di soldati russi. Non possiamo pubblicare le immagini ed i video drammatici, raccapriccianti, violenti, che sono a centinaia, chiari, evidenti, e che rappresentano la feroce azione demoniaca di un criminale assassino da abbattere senza mezza esitazione, ma la domanda essenziale è questa:
cosa aspettiamo per fermare il criminale indiavolato che ha dato inizio a tutto ciò?
A Bucha le truppe russe hanno cercato di bruciare i corpi di sei civili per nascondere le tracce delle torture loro inflitte. Lo rende noto l’Ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, citato da Unian, che ha diffuso le foto.
“Durante l’occupazione della città di Bucha, i militari delle Forze armate della Federazione Russa, in violazione del diritto umanitario internazionale, hanno ucciso civili e dato fuoco ai loro corpi per coprire il crimine”, ha fatto sapere l’Ufficio del procuratore.
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Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina i russi hanno danneggiato 279 ospedali e ne hanno completamente distrutti 19. Lo riporta Ukrinform citando il ministro della Salute ucraino Viktor Lyashko.
“Durante la guerra, 279 ospedali sono stati danneggiati, 19 sono stati completamente distrutti. 20 operatori sanitari sono rimasti gravemente feriti, 6 sono stati uccisi. Ma i nostri medici non si arrendono, salvano vite ogni giorno”, ha detto Lyashko.
“Il popolo russo ha diritto alla verità, voi avete diritto ai fatti”. Si apre con queste parole, pronunciate inizialmente in russo, un video-messaggio indirizzato ai russi da Boris Johnson nel quale il premier britannico accusa le forze di Mosca e il presidente Vladimir Putin di essere dietro “al massacro di civili” in Ucraina, “l’uccisione di bambini”, “lo stupro di donne”.
Per poi concludere, di nuovo in lingua russa: “Il vostro presidente è accusato di compiere crimini di guerra. Non posso credere che stia agendo in vostro nome”.
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C’è una “montagna di prove” dei crimini di guerra commessi da parte della Russia nel conflitto in Ucraina. Lo ha sostenuto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. “Ci sono rapporti credibili” che decine di migliaia di civili ucraini sono stati “rapiti e mandati in campi di smistamento, per poi essere deportati in Russia”, ha detto.
L’ultimo pensiero lo voglio dedicare al gruppo italiano di Citizengo che ha permesso sulla propria piattaforma una petizione all’Ambasciata Russa italiana, come forma di sostegno.
A parte il fatto che ci sono qualche centinaio di italiani favorevoli a questo mostro, a quelli di Citizengo vogliamo dire: CI FATE SCHIFO!
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