I funerali di papa Giovanni Paolo II vengono celebrati dal cardinale Joseph Ratzinger in piazza San Pietro, con la partecipazione di un altissimo numero di capi di Stato e di governo (più di 200 delegazioni ufficiali) oltre ai rappresentanti di tutte le religioni.
Molti applausi e grida “Santo subito” accompagnarono l’omelia del futuro Papa Benedetto XVI.
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Per consentire a tutti i Paesi di avere una propria delegazione presente alle celebrazioni, la Santa Sede limitò il numero massimo consentito di rappresentanti per ogni nazione, eccezione fatta per la Polonia, patria natia del papa Giovanni Paolo II che poté presenziare con dieci persone, e per l’Italia.
Altri esponenti di spicco di ogni nazione potevano unirsi alle celebrazioni rimanendo all’esterno della basilica con il pubblico comune, presenziando come pellegrini. Gravemente malato da tempo, Giovanni Paolo II si spense il 2 aprile dopo due giorni dal peggioramento del suo stato di salute a causa di un’infezione dell’apparato urinario. Il pontefice si spense pronunciando, secondo il portavoce vaticano Joaquín Navarro-Valls, un semplice “amen”.