Pax et Justitia

Quelle parole inedite di padre Amorth su Medjugorje: ‘un esercito contro il male, come a Fatima’

Di padre Amorth sono note le parole di un’intervista rilasciata nel 2014: «Io sono contrario a questi Vescovi e sacerdoti che non credono a Medjugorje, perché io ragiono così…la Chiesa si pronuncia solo quando i fatti sono finiti. Però Medjugorje dura da 33 anni.

Abbiamo una legge della Chiesa, che è la più importante per farci distinguere i fatti straordinari dai fatti che non lo sono: dai frutti si conosce la pianta. Ora, sono 33 anni che Medjugorje dà dei frutti squisiti». Ma nel libro, appena uscito, “Un esercito contro il male” (Rizzoli), uno degli esorcisti più famosi del mondo entra dentro le parole che la Madonna ripete a Medjugorje, quelle che secondo lui erano «una massiccia opera di catechesi per avvicinare gli uomini a Dio». E lo fa per guidare i fedeli in tempi di confusione spirituale anche all’interno della Chiesa.

Il volume raccoglie infatti le catechesi mensili del sacerdote sui messaggi mariani rivelati tramite la veggente Marija ogni 25 del mese. Catechesi accompagnate dalla Messa e dall’Adorazione Eucaristica, che si svolgevano di fronte a migliaia di persone nella parrocchia romana di San Camillo de Lellis. Quello che emerge da questi testi è davvero la potenza della preghiera, che l’umanità non ha ancora compreso, per cui alla Madonna tocca ripetere continuamente, come solo una madre può fare: «Pregate, pregate, pregate». Padre Amorth ripeteva che «chi prega tutti i giorni il Rosario si salva», perché il Rosario «è la più potente di ogni arma distruttrice». Dalle catechesi emerge poi che il sacerdote non sarebbe potuto diventare ciò che è senza questo stretto legame con le apparizioni della Madonna di Medjugorje (invocata nei suoi esorcismi) per lui di capitale importanza per la salvezza non di alcuni ma di tutta l’umanità: «Medjugorje è la più importante delle apparizioni, il compimento di Fatima e Lourdes».

Di fatto, secondo l’esorcista, «il rapporto fra Fatima e Medjugorje è strettissimo», perché dopo i messaggi in Portogallo «era indispensabile una nuova spinta…il messaggio punta, come a Fatima, sul ritorno alla vita cristiana, alla preghiera, al digiuno…un avamposto nella lotta contro il demonio». Infatti, aggiunse che lì «conversioni, guarigioni e liberazioni dai malefici non si contano e ne ho molte testimonianze». Nelle sue catechesi però Amorth non dimenticava mai di ricordare, insieme alla Madonna, che «se non si è umili, se non si è disposti ad accogliere Dio nel nostro cuore, anche un’apparizione non cambia la vita.

Ma cosa significa cambiare vita? E non abbandonare la strada suggerita da Maria a Medjugorje, come fanno tanti dopo un iniziale entusiasmo (“Molti si sono persi su questa strada” messaggio 25/10/2007)? Essendo luce in un mondo feroce e diabolico: «Dove si bestemmia tu preghi e offri a Dio delle giaculatorie di riparazione», spiegò il sacerdote. «Dove si parla male tu non accetti discorsi cattivi. Potrai essere criticata», ma «l’importante è piacere a Dio. E spesso capita che il seme porti frutto». Ma persino per questo è necessario pregare: «Satana ha paura solo della preghiera e in particolare teme il Rosario», come disse suor Lucia di Fatima: «Non esiste difficoltà nel mondo che non si possa superare con la recita del Rosario» anche se «la preghiera richiede impegno…è una lotta…all’inzio è necessario uno sforzo di volontà…poi però questo impegno diventa gioia». Basta pregare con fede. La fede appunto che secondo padre Amorth si è persa anche nella Chiesa proprio per la mancanza di preghiera: «È un dono di Dio la fede», ma «che si può perdere, che va alimentato con la preghiera».




Queste splendide catechesi dell’esorcista insegnano anche come si deve pregare, quando e dove. Spiegando l’importanza della lettura del Vangelo e come trasformare la vita alla sua luce, con consigli molto concreti. Nello stesso modo parla del silenzio, dell’adorazione eucaristica, del digiuno. Sviscerati con una semplicità e profondità illuminanti. Inoltre Amorth chiarisce bene come il diavolo agisce nella vita quotidiana, aiutando il lettore a ritrovare la coscienza del peccato, elencando i mali che l’uomo moderno compie tranquillamente ogni istante senza rendersi conto della gravità delle sue azioni.

Ma queste catechesi, oltre ad andare al cuore della fede, hanno il merito di sviscerare con profondità i messaggi della Madonna, rispondendo all’obiezione di chi, fermandosi ad una lettura superficiale, commenta che «questa Madonna dice sempre le stesse cose». È invece un cammino quello di Maria che può cambiare profondamente chi lo intraprende, fino a trasformare la vita: basta un messaggio e una catechesi al giorno per essere guidati cristianamente dentro ogni giornata. Sapendo che, come diceva padre Amorth, «Dio ci ha dato Maria come ultima occasione per salvare l’umanità».




Fonte www.lanuovabq.it

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