Un messaggio che parla di immigrazione. Poche parole, ma significative che una bimba di 5 anni ha voluto far arrivare a Papa Francesco.
Sophie Cruz, di Los Angeles, si trovava dietro la barriera al passaggio della papamobile al National Mall di Washington. Quando ha visto la Sicurezza avanzare si e’ tirata indietro, ma poi si e’ lasciata prendere tra le braccia per essere scortata da Papa Francesco che l’aveva notata.
Francesco si trovava sulla papamobile decapottabile, quando la piccola Sophie Cruz ha tentato di raggiungerlo. Le guardie del corpo l’hanno fermata, ma il Papa li ha esortati: “Lasciatela venire a me”. Sophie ci aveva già provato poco prima al parco dell’Ellipse vicino alla Casa Bianca, ma era stata bloccata.
La bimba, con addosso un vestitino tradizionale ricamato e i capelli raccolti in due trecce ordinate, è stata portata in braccio dal 78enne, che l’ha baciata e benedetta. Lei gli ha dato la lettera e una maglietta gialla con la scritta “Salva Dapa, così l’immigrazione potrebbe essere la tua benedizione”.
Tra le mani aveva la lettera con il suo nome e il suo indirizzo e uno degli uomini della Sicurezza l’ha consegnata al Papa. Nella lettera, Sophie scrive: “Io e i miei amici ci vogliamo bene, senza porre importanza al colore della nostra pelle. Firmato Sophie Cruz”. Il messaggio contiene un disegno della piccola raffigurante il papa che tiene la mano a bambini di razze diverse.
Il testo della lettera:
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Papa Francesco, voglio dirti che il mio cuore è triste e mi piacerebbe chiederti di parlare con il Presidente e con il Congresso per mettere in regola i miei genitori, perché ogni giorno sono spaventata dal fatto che prima o poi li porteranno lontano da me. Credo di avere il diritto di vivere con i miei genitori. Ho il diritto di essere felice. Mio papà lavora ogni giorno in fabbrica per galvanizzare pezzi di metallo. Tutti gli immigrati così come il mio papà hanno bisogno di questo Paese. Meritano di vivere con dignità. Meritano di vivere con rispetto. Tutti meritano una riforma dell’immigrazione, perché è un beneficio per il mio Paese e perché lavorano duramente raccogliendo arance, meloni, carote, cipolle, spinaci e altre verdure.
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Sophie, che come la sua sorellina è nata negli Stati Uniti ed è quindi una cittadina americana, è figlia di immigranti messicani che vivono clandestinamente in California. Suo papà, il 36enne Raul Cruz, è venuto negli Usa con la moglie 10 anni fa. “Mia figlia vive con la paura che ci deportino”, ha detto l’uomo al Washington Post.
A cura di Redazione Papaboys fonti: ANSA / Huffington Post
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