Cecilia Seppia – Città del Vaticano
Al termine del mese tradizionalmente dedicato alla pace, torna domani 28 gennaio, la festosa iniziativa promossa dall’Azione Cattolica. Dopo la messa in Santa Maria in Vallicella, presieduta da don Alfredo Tedesco, assistente ecclesiastico diocesano di Acr, la Carovana della Pace, attraverserà i giardini di Castel Sant’Angelo e tutta via della Conciliazione, fino ad arrivare in Piazza San Pietro, sotto la finestra di Papa Francesco e partecipare alla preghiera dell’Angelus.
Lo slogan scelto per quest’anno è “Scatta la pace”. Scattare nel senso di fotografare con gli occhi e col cuore alcuni momenti della vita di tutti i giorni, come fa l’Evangelista Marco nell’episodio dell’Obolo della Vedova, ma anche spiega Chiara Di Ianni, responsabile diocesano di ACR, “scattare nel senso di muoversi, di liberarci da tutte le situazioni che frenano il nostro andare incontro agli altri e correre verso chi oggi cerca la pace, per offrire un impegno appassionato e generoso verso questa che è una vera emergenza”.
Ad accogliere in Piazza i numerosi partecipanti al corteo, l’arcivescovo vicario del Papa per la diocesi di Roma, Angelo De Donatis e i responsabili nazionali dell’associazione. Toccherà invece a due bambini di Acr, il compito impegnativo di leggere al Papa e al mondo intero il messaggio contenente nuovi auspici di pace per farsi promotori di un rinnovato impegno in quelle terre, quelle città, quei quartieri e quelle parrocchie segnate dal degrado, dall’emarginazione, dalla povertà e dalla divisione. “E’ qui che bisogna ‘scattare’ – prosegue Chiara Di Ianni. Sono queste le situazioni che i ragazzi devono ‘zoomare’, mettere a fuoco e in cui devono essere testimoni di pace”.
“E’ importante che si veda oggi nel 2018 – aggiunge – che ci sono persone disposte a credere in un mondo di pace, soprattutto per i bambini che nel loro piccolo, sono portati a farne esperienza ogni giorno, dopo una lite con un compagno di giochi per esempio. In questo gli insegnamenti del Papa sono fondamentali, ma non solo per i cristiani, per tutti gli uomini e le donne ”.
La Carovana quest’anno sostiene anche un progetto di solidarietà a cura di Terre des Hommes, tramite il quale si aiuteranno 200 bambini e ragazzi con disabilità fisiche o mentali dai 4 ai 17 anni provenienti da gruppi etnici e situazioni diverse (kurdi iracheni, siriani e arabi iracheni). L’obiettivo anche qui è “essere portavoce di un messaggio di pace che attraversi il tempo e lo spazio e proclami l’inutilità della guerra”.
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