Domenica 25 febbraio, alle 16 circa, Papa Francesco si recherà in visita nella parrocchia di San Gelasio I Papa, in via Fermo Corni a Ponte Mammolo. Ad accoglierlo ci saranno l’arcivescovo vicario Angelo De Donatis, il vescovo ausiliare per il settore Nord monsignorGuerino Di Tora, il parroco don Giueseppe Raciti, il viceparroco don Alfio Carbonaro – entrambi sacerdoti della famiglia ecclesiale Missione Chiesa-Mondo a cui è affidata la guida della parrocchia – e il collaboratore parrocchiale don Miguel Porres Prieto.
Durante la visita il Pontefice incontrerà prima i bambini, i ragazzi del catechismo, i giovani dell’oratorio e le famiglie poi sarà la volta dei malati, degli anziani, dei poveri e degli operatori del centro Caritas. Seguirà il colloquio del Santo Padre con due giovani, di 18 e 25 anni, provenienti dalla Repubblica del Gambia e ospitati in parrocchia; quindi la confessione di alcuni parrocchiani. Al termine, intorno alle 18, il Papa presiederà la liturgia eucaristica che vedrà la concelebrazione degli altri parroci dell’XI Prefettura, dei parroci emeriti e di alcuni sacerdoti amici della comunità. La proclamazione della seconda lettura della liturgia sarà affidata a un parrocchiano non vedente.
«Non posso descrivere l’emozione provata quando mi hanno comunicato che il Papa sarebbe venuto a trovarci», ha raccontato il parroco don Giuseppe Raciti al settimanale diocesano Roma Sette di domenica scorsa aggiungendo che «la comunità è in fermento e si sta preparando con la preghiera e tanto lavoro per accoglierlo al meglio
».Istituita nel 1972, la parrocchia di San Gelasio I Papa è incastonata tra i palazzi, nel cuore del quartiere. La chiesa è assiduamente frequentata da centinaia di fedeli; tantissimi anche i giovani che quotidianamente vengono coinvolti nelle attività di oratorio proposte dagli animatori della parrocchia. Tra i bambini del catechismo e dell’oratorio c’era anche la piccola Giulia Rinaldo, una delle vittime del sisma del 24 agosto 2016 nel Centro Italia. Giulia con il suo corpo fece scudo alla sorellina Giorgia salvandola dal crollo della loro casa a Pescara del Tronto. A Giulia è stata dedicata l’aula del catechismo che frequentava grazie anche al contributo dell’associazione “Immensamente Giulia”, creata dalla mamma e dal papà della piccola.
La parrocchia assiste circa 250 poveri ai quali ogni giovedì vengono distribuiti indumenti e pacchi viveri. Sempre il giovedì è attiva la mensa alla quale accedono, per la colazione e il pranzo, oltre 50 persone, molte delle quali vivono in rifugi di fortuna nel vicino Parco dell’Aniene. La seconda domenica del mese è invece interamente dedicata alle famiglie con le quali ci si riunisce al termine della Messa delle ore 10 per affrontare varie tematiche. L’itinerario scelto quest’anno riguarda la gestione della vita quotidiana. Infine, per rispondere all’invito del Papa di attuare una “Chiesa in uscita”, sono nate quattro comunità ecclesiali di base, ognuna delle quali ogni settimana si incontra nelle abitazioni per la lettura e la meditazione del Vangelo.
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