Italiae et Ecclesia

Questo è l’ultimo miracolo della Vergine che il Vaticano ha riconosciuto a Lourdes

Ci sono voluti ventitre anni perché si concludesse il lunghissimo iter di controllo medico scientifico che ha portato al verdetto di guarigione inspiegabile per la 69esima “miracolata” di Lourdes. E’ un’ italiana, viene da Bereguardo, una paesino della provincia pavese. Si chiama Danila Castelli ed oggi ha 68 anni. E’ una madre di famiglia, colpita a partire dal 1982 da una serie di dirompenti forme tumorali maligne. Sottoposta a nove interventi chirurgici ed ad anni di terapie invasive, la signora Castelli si affida alla Madonnina di Lourdes e compie con l’Unitalsi – ormai morente nel 1989 – il classico ultimo viaggio della speranza, ma soprattutto per affidare alla Vergine la sua anima. A Lourdes, dopo il bagno nelle piscine del Santuario, improvvisamente si sente bene. Sembra di colpo guarita. Cominciano i controlli del Bureau médical che continuano a lungo – 23 anni appunto – a Parigi, in Italia e molte volte a Lourdes, fino alla sentenza medica della Commissione Medica Internazionale di Lourdes che a Parigi decreta “ guarigione inspiegabile allo stato attuale delle conoscenze scientifiche”. Il crisma lo appone il Vescovo di Pavia, diocesi di residenza di Danila Castelli, mons. Giovanni Giudici, che firma il decreto che dichiara il carattere “prodigioso-miracoloso e il valore di segno di questa guarigione”. Scaveremo nelle emozioni della signora Castelli, attraverso il suo racconto, e la storia della sua vita di tutti giorni, come quella di altri tre miracolati italiani viventi. Una sorta di diario di Lourdes, girato sia nel Santuario pirenaico,sia a Bereguardo, nei luoghi della sua vita quotidiana

Propongo alla vostra cortese attenzione, l’ultimo miracolo, avvenuto a Lourdes e riconosciuto dalla Chiesa.

Monsignor Giovanni Giudici, vescovo di Pavia ha dichiarato che è stata riconosciuta come miracolo la guarigione di Danila Castelli. La signora Danila, diventa così la 69^ persona nella storia di Lourdes a cui è stata riconosciuta la guarigione miracolosa. 66enne di Bereguardo, sposata con un ginecologo, madre di quattro figli, è la protagonista di una storia di fede e preghiera vissuta davanti alla statua della Madonna nella grotta di Bernadette. Dopo il pellegrinaggio nella cittadella mariana, avvenuto il 4 maggio 1989, quando ormai sembrava non ci fossero più possibilità, la signora in questione, guarì improvvisamente e senza una spiegazione scientifica plausibile. Il calvario di Danila inizia nel 1981: in quell’anno le fu diagnostica una patologia rara e complessa che faceva insorgere la moltiplicazione continua di cellule tumorali.

La donna è stata sottoposta a otto interventi chirurgici, tutti molto pesanti, con l’asportazione progressiva di organi interni di vitale importanza per la sopravvivenza. A questo si sono aggiunti farmaci assunti ad alti dosaggi per sopportare il dolore. Nel 1989 i medici le annunciano che non c’era più nulla da fare e di prepararsi ad una morte meno dolorosa possibile. Danila Castelli, che sin da bambina era molto devota, inizia i pellegrinaggi a Lourdes, chiedendo la forza di andare avanti. Nel mese di maggio del 1989 quello che avrebbe dovuto essere il suo ultimo viaggio diventa l’inizio di qualcosa eccezionale per la scienza medica. Da quel momento in poi, misteriosamente ed inspiegabilmente guarisce. Dopo oltre vent’anni di controlli, anche il “Bureau Medical” di Lourdes riconosce che la guarigione è avvenuta in circostanze che la medicina non può chiarire. Danila definisce la sua malattia come ‘’una bella storia d’amore con il Signore. In quegli otto anni ho vissuto momenti di intimità con Dio che credo si possano provare solo quando stai veramente male. Per questo non ho mai perso la gioia nel cuore. Paradossalmente quando sono guarita ero ovviamente felice, ma il mio primo pensiero è stato: ‘’Riuscirò ad amarlo così intensamente anche giù dalla Croce?’’.

Lourdes è un comune francese di 15.491 abitanti, situato nel dipartimento degli Alti Pirenei, nella regione del Midi-Pirenei. Nel 1858 il comune di Lourdes assunse grande notorietà, in Francia e all’estero, a seguito delle apparizioni mariane avute dalla giovane contadina Bernadette Soubirous, poi canonizzata. Nei decenni successivi la città divenne una delle più importanti mete di pellegrinaggi e turismo religioso ed oggi accoglie circa sei milioni di visitatori ogni anno provenienti da ogni angolo del mondo. Tale flusso ha convertito Lourdes nel secondo centro turistico di Francia, dopo Parigi, e nel terzo polo internazionale del cattolicesimo.

Le apparizioni della Vergine a Bernadette. Agli inizi dell’Ottocento, la città si presentava ancora come una grande borgata rurale, nonostante il sempre maggior numero di abitanti che nel primo trentennio del XIX secolo oscillava fra i 2.700 e i 3.800. Nel 1841 la città raggiunse e superò i 4.000 residenti e si avviava a divenire un grosso centro di produzione e smercio di carni e di prodotti agricoli. Quindici anni più tardi si produssero tuttavia avvenimenti che avrebbero per sempre cambiato la fisionomia di Lourdes, che si convertì, in pochi decenni, in uno dei massimi centri mondiali del cattolicesimo. Il giorno 11 febbraio 1858, una  giovane contadinella, Bernadette Soubirous riferì di aver visto, in una grotta ai bordi del Gave de Pau una signora in bianco che si sarebbe presentata a lei come l’Immacolata Concezione. L’apparizione fu la prima di una lunga serie che ebbe termine solo il 16 luglio. Nel frattempo un numero sempre maggiore di fedeli residenti in città o provenienti dai paesi vicini iniziò a frequentare la grotta, fino a quando, per ordine delle autorità locali questa non venne chiusa con dei travi di legno. Nell’ottobre di quello stesso, grazie anche all’intervento dell’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, le barriere vennero rimosse e la grotta riaperta al pubblico.

Polo primario del cattolicesimo. Nel 1862 le apparizioni furono riconosciute ufficialmente dal vescovo di Tarbes e ancor prima della fine dell’anno iniziarono i lavori di costruzione di una cappella, incorporata alcuni anni più tardi nella basilica dell’Immacolata Concezione (basilique de l’Immaculée Conception), edificata fra il 1866 e il 1871 sopra la grotta dove Bernadette era entrata in contatto con la Vergine. Alla fine del XIX secolo si procedette alla costruzione di una seconda basilica, quella di Nostra Signora del Rosario (Nôtre Dame du Rosaire), (1883-1889) al di sotto della precedente. Nel frattempo si procedeva ad una profonda ristrutturazione urbanistica della cittadina che prese l’avvio con l’apertura del Boulevard de la Grotte (1879-1881) e con la demolizione di alcuni fabbricati pubblici e di culto considerati di scarso pregio architettonico o inadeguati, come la vecchia chiesa parrocchiale, sostituita fra gli ultimi anni dell’Ottocento e i primi del Novecento da un edificio più capiente e rappresenativo. Nel 1866 entrò in servizio una stazione ferroviaria capolinea della tratta Tarbes-Lourdes appositamente costruita per facilitare lo spostamento di fedeli dal capoluogo dipartimantale a Lourdes. Un servizio di tram dalla stazione alle basiliche fu inaugurato nel 1899. Intenso fu anche lo sviluppo delle strutture turistiche locali con la costruzione di alberghi, ristoranti e case di accoglienza per pellegrini, gestite generalmente da istutuzioni e ordini religiosi. Nel 1948 venne aperto, a 9 km dal centro cittadino, l’aeroporto di Tarbes-Ossun-Lourdes (oggi conosciuto come Tarbes-Lourdes-Pyrénées), ripetutamente ampliato e ristrutturato, con un traffico di passeggeri di oltre 670.000 unità nel 2008. Nel 1956 – 1957 fu edificata la terza basilica del Santuario di Lourdes, dedicata a papa Pio X e inaugurata da Angelo Giuseppe Roncalli nel marzo 1958, in occasione del centenario delle apparizioni della Vergine a Santa Bernadette. La basilica, gravemente danneggiata durante la inondazione provocata dallo straripamento del Gave de Pau nel giugno 2013, è stata riaperta al pubblico due mesi più tardi, grazie al lavoro di migliaia di volontari accorsi a Lourdes da ogni parte del mondo. Oggi si calcola che giungano annualmente a Lourdes circa sei milioni di visitatori l’anno gran parte dei quali sono pellegrini ma anche semplici turisti attratti dall’incanto della città, dalla rigogliosa natura che la circonda, dalla bellezza dei vicini Pirenei. Vengono inoltre organizzati treni speciali attraverso una apposita organizzazione internazionale, Le train blanc, per il trasporto dei malati e dei diversamente abili da varie città francesi ed estere. Tale flusso di visitatori ha da tempo convertito Lourdes nel secondo grande centro della cristianità d’Europa, dopo il Vaticano, e nella seconda città francese per numero di presenze e capienza alberghiera.

a cura di Stefano Santi 

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