Guarda la stella, invoca Maria O chiunque tu sia, che nel mare di questo mondo ti senti come sballottato in mezzo alla tempesta, se non vuoi essere sommerso dalle onde, non distogliere lo sguardo dal fulgore di questa Stella.
Se insorgono i venti delle tentazioni, se vai contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria! Se, turbato dal pensiero delle tue colpe, stai per lasciarti vincere dalla tristezza, e sei per cadere nell’ abisso della disperazione, pensa a Maria.
Nei pericoli, nelle difficoltà, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria. Seguendo lei, non devierai; invocandola, non ti smarrirai; pensando a lei, non peccherai; tenendoti stretto a lei, non cadrai; affidandoti a lei, più nulla temerai. Con il suo aiuto, ogni fatica sarà per te leggera, sotto la sua guida giungerai facilmente alla Patria Beata.
Amen! Ave Maria
In questa sacra Novena, figurandoci d’esser presenti alla gloriosa Assunzione di Maria santissima, ne accompagneremo con devozione il trionfo; e in memoria di quella misteriosa corona di dodici stelle, con la quale fu coronata in cielo, le offriremo questa piccola corona di dodici salutazioni angeliche ed altrettante benedizioni, dicendo:
I. Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale foste invitata dal vostro Signore al cielo. Ave Maria…
II. Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale foste assunta dagli Angeli santi in cielo. Ave Maria…
III. Sia benedetta, o Maria, l’ora in cui tutta la corte celeste vi venne incontro. Ave Maria…
IV. Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale foste ricevuta con tanto onore in cielo. Ave Maria…
V. Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale sedeste alla destra del vostro Figlio in cielo. Ave Maria…
VI. Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale foste coronata con tanta gloria in cielo. Ave Maria…
VII. Sia benedetta, o Maria, l’ora in cui vi fu dato il titolo di Figlia, Madre e Sposa del Re del cielo. Ave Maria…
VIII. Sia benedetta, MMrria, l’ora nella quale foste riconosciuta Regina suprema di tutto il cielo. Ave Maria…
IX. Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale tutti gli Spiriti e Beati del cielo vi acclamarono. Ave Maria…
X. Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale foste costituita Avvocata nostra in cielo. Ave Maria…
XI. Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale cominciaste a intercedere per noi in cielo. Ave Maria…
XII. Sia benedetta. o Maria, l’ora nella quale vi degnerete di ricevere ni tutti in cielo. Ave Maria…
Preghiamo
O Dio, che volgendo lo sguardo all’umiltà della Vergine Maria l’hai innalzata alla sublime dignità di madre del tuo unico Figlio fatto uomo e oggi l’hai coronata di gloria incomparabile, fa’ che, inseriti nel mistero di salvezza, anche noi possiamo per sua intercessione giungere fino a te nella gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Si ripeta per nove giorni consecutivi
Preghiera per l’Assunzione della B.V. Maria – per il 15 Agosto
O Vergine Immacolata, Madre di Dio e Madre degli uomini,
noi crediamo nella tua assunzione in anima e corpo al cielo,
ove sei acclamata da tutti i cori degli angeli e da tutte le schiere dei santi.
E noi ad essi ci uniamo per lodare e benedire il Signore che ti ha esaltata sopra
tutte le creature e per offrirti l’anelito della nostra devozione e del nostro amore.
Noi confidiamo che i tuoi occhi misericordiosi si abbassino sulle nostre miserie
e sulle nostre sofferenze; che le tue labbra sorridano alle nostre gioie
e alle nostre vittorie; che tu senta la voce di Gesù ripeterti per ciascuno di noi:
Ecco tuo figlio.
E noi ti invochiamo nostra madre e ti prendiamo, come Giovanni, per guida,
forza e consolazione della nostra vita mortale.
Noi crediamo che nella gloria, dove regni vestita di sole e coronata di stelle,
sei la gioia e la letizia degli angeli e dei santi.
E noi in questa terra, ove passiamo pellegrini, guardiamo verso di te,
nostra speranza; attiraci con la soavità della tua voce per mostrarci un giorno,
dopo il nostro esilio, Gesù, frutto benedetto del tuo seno, o clemente,
o pia, o dolce Vergine Maria.
(Pio XII)
Cari Fratelli; mi accingo per la seconda volta a rispondere su questo sito, ben sapendo che è un tema caro a molti Cattolici; ma lo faccio senza andare contro nessuno e con tutto il rispetto dovuto. Nel testo qui pubblicato, si parla della ascensione di Maria in anima e corpo; permettetemi di esporre le ragioni parziali sostenute nel Vangelo, che sono contrarie a questa credenza. In 1° Corinzi 15, 50; 44 Paolo dice queste parole: “vi dico o fratelli, che la carne ed il sangue non possono ereditare il regno di Dio; ne ciò che è corruttibile eredita l’incorruttibilità”; “ Si semina un corpo naturale, e risorge un corpo spirituale”. Nella risurrezione, come voi ben sapete, nasce una nuova Creatura con una natura spirituale, non più legata al corpo naturale di carne, che non potrebbe vivere nelle nuove condizioni. La credenza citata non ha fondamento nel Vangelo, anzi, cambia il Vangelo di Dio con un altro vangelo diverso, e per questa ragione è maledetto l’angelo che lo propone ed il credente che lo accetta. Riguardo la risurrezione Paolo dice sempre nel cap 15 al versetto 22 – 23 “tutti saranno vivificati in Cristo, ma ciascuno al suo posto; prima Cristo la primizia, poi, alla sua venuta, quelli che appartengono a Cristo …” . Maria non fa eccezione rispetto agli Apostoli e tutti i Santi di quel tempo; e nessun fatto esiste nella realtà e nel Vangelo da indurre a pensare il contrario. Anzi, Paolo riprese duramente anni dopo, la credenza infondata che la risurrezione fosse già iniziata, per via di due persone, Imeneo e Fileto, che predicavano nelle Chiese questa credenza, che Paolo disse a Timoteo che si stava diffondendo come cancrena in tutte le Chiese. Mi fermo qui, lo spazio è breve; ma vi invito a riflettere sulle “sciocchezze” di queste credenze, che rinnegano persino l’esistenza di Dio Padre sul suo legittimo trono, vedendo solo il Figlio e Maria! Che lo SS possa accompagnarvi nelle vostre riflessioni e mostrarvi tutta la verità.
Cordialmente
ANTONIO BOLERO
Caro Antonio, l’Assunzione in Cielo della Beata Vergine Maria in “anima e corpo” è un dogma di fede definito da Papa Pio XII, il 1º novembre del 1950, con la Costituzione Dogmatica Munificentissimus Deus. Come tu sai, quando un pontefice parla ex cathedra, come in questo caso (ed io direi particolarmente in questo caso, perchè la Munificentissimus Deus è stata promulgata con parole solenni ed esplicite che non lasciano spazi a dubbi o discussioni dottrinali) è da considerarsi infallibile. L’infallibilità del Papa è verità di fede sancita dal Concilio Vaticano I nel 1870. In altre parole, il Papa è infallibile quando, appellandosi alla propria suprema autorità apostolica, insegna come pastore e maestro di tutta la Chiesa, in materia di fede e di costumi, vincolando la fede dei credenti. Il Concilio Vaticano II ha ribadito lo stesso insegnamento quando afferma che “di questa infallibilità fruisce il romano Pontefice, capo del collegio dei vescovi, in virtù del suo ufficio, quando, quale supremo pastore e dottore di tutti i fedeli che conferma nella fede i suoi fratelli (Lc 22,32), sancisce con atto definitivo una dottrina riguardante la fede o la morale. Non è dunque possibile mettere in discussione questo dogma di fede e, noi cattolici, siamo tenuti a considerare assolutamente vere e in nessun modo fallibili queste parole.
Al di là del dogma dell’infallibilità, proprio San Paolo che tu hai citato, nella Prima lettera ai Corinzi spiega che tutti noi risorgeremo in anima e corpo: dopo la morte veniamo sottoposti al Giudizio Particolare, e sopravvive il solo spirito, ma, in seguito al Giudizio Universale, ci sarà una seconda Resurrezione e, tutti coloro che si troveranno in Paradiso, risorgeranno in anima e corpo. Il corpo si riunirà all’anima e verrà dotato di speciali caratteristiche (“corpo glorioso”) sarà incorruttibile, non potrà più ammalarsi o perire… L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte (1 Corinzi 15, 26).
La risurrezione di Gesù, risorto subito in anima e corpo, anticipa e preannuncia la risurrezione della carne per tutti gli uomini. La Chiesa cattolica e ortodossa affermano inoltre che Maria, madre di Gesù, per uno speciale privilegio, ottenne la risurrezione della carne subito dopo la morte, anziché dopo il Giudizio universale come tutti gli altri uomini, e venne assunta, cioè “accolta, ricevuta”, nel Paradiso.