Il 17 febbraio del 1958, Papa Pio XII proclamò santa Chiara d’Assisi patrona della televisione e delle telecomunicazioni. Oggi vogliamo ricordare questo momento con la benedizione potente di Santa Chiara, che vi proponiamo di fare entrare in tutte le vostre case.
Io, Chiara, pianticella del nostro Santo Padre Francesco
Benedizione di S. Chiara
Un’esperienza di vita religiosa che la porto’ a fondare uno dei movimenti religiosi femminili più importanti e diffusi in l’Italia e l’Europa: le Clarisse.
Stiamo parlando di Santa Chiara, prima discepola di San Francesco d’Assisi, che si spoglio’ della sua vita ricca e agiata per abbracciare Gesù, seguendo gli insegnamenti del “poverello”.
A Santa Chiara possiamo rivolgere una preghiera affinché lei benedica e segua il nostro cammino di vita. Affinchè la sua “stella” possa vegliare sulle nostre giornate.
Ecco la preghiera da recitare quotidianamente per invocare la fondatrice delle Clarisse. La preghiera è formata da due parti e al termine di ognuna di esse bisogna recitare il Padre Nostro, l’Ave Maria, il Gloria.
PRIMA PARTE PREGHIERA:
Per quello spirito di penitenza che Vi indusse a far costantemente vostra
particolare delizia il digiuno più severo, la povertà più rigorosa, le mortificazioni più penose, e quindi la privazione di tutti i beni, la sofferenza di tutti i mali, per consacrarvi interamente all’amore di Gesù Cristo nell’Ordine da Voi Istituito, dietro la direzione del vostro serafico Padre S. Francesco, di cui vestiste così bene lo spirito nell’abbracciarne l’abito e la regola, impetrate a noi tutti la grazia di preferire sempre l’abiezione alla gloria, la povertà alle ricchezze, la mortificazione ai piaceri, al fine di essere non solo di nome, ma anche di fatto, fedeli discepoli di Gesù Cristo.
Pater, Ave, Gloria
SECONDA PARTE DELLA PREGHIERA:
Per quella specialissima divozione che aveste a Gesù Cristo in Sacramento, onde il trovarvi alla sua presenza e l’esser tosto rapita in estasi era la medesima cosa, e sebbene amatissima dell’estrema povertà, pur voleste sempre, che fosse magnifico ciò che servir dovea al santo Altare, e per questo con breve preghiera fatta insieme alle vostre consorelle innanzi all’Ostia Sacrosanta cacciaste in precipitosa fuga quei barbari Saraceni i quali già minacciavano dell’ultimo sterminio non solo il vostro monastero, ma eziandio tutta la città di Assisi; deh! impetrate a noi la grazia, o ammirabile Santa Chiara, di far nostra delizia la visita dei sacri templi, la frequenza dei sacramenti, l’assistenza ai santi misteri e la devozione più affettuosa alla santissima Eucaristia, affine di essere confortati da essa in tutto il tempo della vita e scortati con sicurezza alla beata eternità.
Pater, Ave, Gloria.
A cura della Redazione Papaboys
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