Ragazzi: Studiate. Anche se nella vita è meglio furbi che colti. Anzi: proprio per questo. Per non arrendersi a chi vi vorrebbe più furbi che colti. Perché la cultura rende liberi, critici e consapevoli!
«Ragazzi: Studiate. Anche se nella vita è meglio furbi che colti. Anzi: proprio per questo. Per non arrendersi a chi vi vorrebbe più furbi che colti. Perché la cultura rende liberi, critici e consapevoli. Non rassegnatevi a chi vi vorrebbe opportunisti e docili e senza sogni. Studiate. Meglio precari oggi che servi per sempre». (Ilvo Diamanti)
La cultura rende liberi, critici e consapevoli e la scuola è uno dei migliori strumenti esistenti che ci permette di studiare, di crescere mentalmente ma soprattutto ci permette di sognare! Sognare di diventare un giorno un bravo avvocato, oppure un grande medico, la scuola ci rende liberi di volare con la fantasia, dona a noi le redini del nostro futuro! A volte è difficile vivere la scuola come luogo in cui instaurare relazioni serene, è difficile considerarla come una seconda casa ed è difficile viverla come strumento di vita, ma la scuola è ciò che di più bello abbiamo! Noi ragazzi e giovani abbiamo il dovere e il diritto di difenderla con i denti e con le unghie, di richiedere e pretendere di essere ascoltati di renderla migliore giorno dopo giorno e soprattutto di trarre da essa tutto ciò che di meglio c’è! Imparare ad abitarla insieme è forse uno dei modi migliori per dimostrare a tutti, grandi e piccoli, poveri o ricchi, di tutti i paesi, che la comunione e la condivisione è fatta di piccole cose. La scuola è il ponte che fa da tramite con la vita esterna, deve essere incoraggiata e spronata a dare sempre di più così che continui a formare giovani intelligenti e determinati, cittadini consapevoli e attivi, uomini e donne pronti a mettersi in gioco per migliorare la propria città, il proprio paese e il mondo intero.
Non possiamo fare a meno di accettare la sfida che il nostro tempo ci lancia: vivere la scuola da protagonisti, felici e credenti, consapevoli e credibili, portatori di uno stile che ci contraddistingue: lo stile dell’Amore! Per portare un po’ di Chiesa nella scuola c’è bisogno di questo nuovo stile, c’è bisogno che qualcuno si metta in gioco, che qualcuno ci metta la faccia. Per portare un po’ di Chiesa nella scuola c’è bisogno di noi. E per portare un po’ di scuola nella Chiesa, c’è bisogno di noi! di Giuliana Jicmon
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